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#Twiplomacy. Scontro tra ambasciata Usa e Fratelli Musulmani

L’attacco alle ambasciate occidentali da parte degli islamici infuriati dal film che, secondo loro, ridicolizza Maometto, si riflette anche sugli account della rappresentanza statunitense del Cairo e dei Fratelli Musulmani dell’Egitto. Uno scambio di duri commenti tra l’inglese e l’arabo.
 
Tutto è cominciato quando l’account @ikhwanweb, appartenente ai Fratelli Musulmani egiziani, ha scritto in inglese il primo messaggio: “Siamo sollevati che nessuno dello staff dell’ambasciata Usa si sia fatto male e speriamo che i rapporti tra Usa ed Egitto superino questa turbolenza”. A questo messaggio di sostegno verso il personale dell’ambasciata americana, l’account @USEmbassyCairo ha risposto senza troppa diplomazia: “Grazie. Comunque, avete controllato il vostro feed in arabo? Spero sappiate che anche noi leggiamo l’arabo”.
 
La rivista Studio ricorda che già in passato l’ambasciatore americano al Cairo, Larry Schwartz, era stato criticato per il suo “uso disinibito dei social media”, per cui non sorprende la polemica risposta. E i Fratelli Musulmani hanno risposto ancora: “Comprendiamo che siete in una situazione di grande stress, ma sarebbe più utile che indicaste esattamente a quale feed in arabo vi state riferendo”. Le comunicazioni si sono fermate ma il feed a cui si faceva riferimento è un comunicato in arabo del partito FJP, retwittato dai Fratelli Musulmani, in cui si invitava la popolazione a manifestare davanti all’ambasciata americana per “esprimere la sua rabbia e il trionfo del Santo Profeta”. La difesa sostiene che l’invito era a partecipare ad una manifestazione pacifica ma dopo la situazione è degenerata.


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