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Chi sono i pretendenti per l’acquisto del Financial Times

Novità in vista in casa Pearson, proprietaria del quotidiano britannico Financial Times.  L´ad del gruppo, Marjorie Scardino si dimetterà dal primo gennaio 2013, dopo aver guidato la società per 16 anni, e lascerà il comando a John Fallon, attualmente a capo della divisione educazione di Pearson al di fuori del Nord America.
 
Glen Moreno, presidente di Pearson, ha elogiato la conduzione del gruppo da parte dell’ad Scardino, ricordando che lei “ha tenuto le redini di un conglomerato del XX secolo durante due recessioni, una crisi finanziaria e il boom e la frenata digitale prima di trasformarlo in una società del XXI secolo”. Ma l’uscita di scena di Scardino, si legge sullo stesso quotidiano della City, ha riacceso le speculazioni tra gli analisti sul futuro del Ft e di Penguin, gli asset del gruppo che non riguardano l’educazione.
 
“Fallon ha portato la divisione educazione della società basata a Londra sui mercati emergenti, con l’acquisizione di scuole inglesi in Cina, campus di educazione superiore in Sudafrica e programmi di insegnamento digitale in Brasile – si legge sul Wall Street Journal -. Queste mosse hanno definito una nuova visione per il futuro di Pearson volta ad allargarsi a nuovi Paesi, con tassi di crescita maggiori, il settore primario del conglomerato britannico, che vende libri di testo e tecnologie di insegnamento negli Stati Uniti e in Canada”.
 
Secondo il WSJ “la trasformazione di Pearson in una società sempre più focalizzata sul settore educazione durante il mandato di Scardino mette Fallon davanti a una decisione spinosa: Pearson deve vendere il FT e la Penguin, unità a crescita relativamente bassa che non contribuiscono direttamente alla divisione educazione, che vanta fattori di crescita maggiori? Da anni, investitori ed analisti suggeriscono la vendita di queste unità in modo da utilizzare i capitali per concepire nuovi prodotti di insegnamento digitale e aumentare le acquisizioni nel campo dell’educazione sui mercati emergenti”.
 
Claudio Aspesi, analista senior di Sanford C. Bernstein &Co. per il settore media, ritiene che se Pearson mira a diventare la società leader nei 20 maggiori mercati mondiali per l’educazione , l’obiettivo “dovrà essere finanziato in parte con fondi provenienti da cessioni”. Aspesi ritiene però che non ci sia fretta di prendere decisioni di questo tipo, in quanto qualsiasi vendita effettuata prima che Pearson abbia sviluppato dei progetti definiti su come ridistribuire il capitale finirebbe per diluire gli utili.
 
Futuro incerto dunque per il Ft, che secondo alcuni analisti potrebbe valere circa un miliardo di dollari, ma di sicuro per le vere decisioni bisognerà attendere il passaggio di testimone tra Scardino e Fallon. Gli eventuali acquirenti sono invece già in fila. Tra loro Thomson ReutersBloomberg. “Entrambe le società gestiscono servizi di informazione per professionisti e sono molto interessate a entrare più profondamente nel mercato dei consumatori”, sostiene il WSJ, secondo cui sarebbe interessato alla vendita anche il magnate russo Alexander Lebedev, che ha recentemente acquistato due giornali inglesi, l´Evening Standard e l’Independent.

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