La tempesta atterra su New York e la trasforma in un luogo fantasma. Sandy inonda i conglomerati urbani, immerge nel buio la Grande Mela e minaccia il voto anticipato delle presidenziali Usa. Unanimi le aperture della stampa internazionale che dedica immagini alle metropoli americane colpite dal ciclone post tropicale e alla zone delle città rimaste senza elettricità. La tempesta stravolge l´agenda dei candidati alla Casa Bianca e potrebbe mettere in crisi il voto anticipato scrive le Monde.Anche le Figaro cerca di capire i modi in cui il ciclone si ripercuoterà sulle elezioni presidenziali del 6 novembre. Politico.com parla esplicitamente di rinvio delle elezioni almeno in alcuni Stati. Per Nyt invece la tempesta ribadisce il bisogno di “big government“. La testata Usa entra cosi nell´eterno dibattito, Stato più Stato meno, che da tempo divide democratici e repubblicani Usa. Il gran numero di attività economiche bloccate dal nubifragio spingono il New York Times e Wall Street Journal a fare prime valutazioni dei costi monetari della burrasca e di come il fortunale si sia abbattuto sulla vita quotidiana dei più deboli. Figaro parla di costa orientale Usa economicamente a zero, ribadisce che anche oggi Wall Street resterà chiusa e parla di allarme per una centrale nucleare nel New Jersey. Di piogge record scrive la Neue Zurcher Zeitung.Le elezioni ucraine hanno rafforzato il partito di governo afferma il quotidiano di Zurigo che però si interroga sul livello di correttezza del voto legislativo di domenica e parla di democrazia di facciata per definire le cornici entro cui lo scrutinio si è svolto. Nonostante ciò Nzz stima le elezioni importanti per il futuro del paese. Anche per la Frankfurter Allgemeine Zeitung il voto di Kiev potrebbe rivelarsi decisivo per i prossimi orientamenti del Paese. La Faz ritiene che senza cambiamenti fondamentali l´Ucraina sarebbe un partner perduto per l´Ue. Una prospettiva negativa per entrambi sottolinea la Faz che vede il paese slavo avvicinarsi all´orbita di Mosca.Per gazeta.ru la maggioranza al Partito delle regioni non significa che l´Ucraina abbia imboccato la strada della stabilità. Il nuovo parlamento di Kiev vede tre partiti decisi a “rovesciare il regime Yanukovich”, afferma il sito. Ma solo se le tre forze politiche saranno in grado di creare una coalizione parlamentare unificarsi in grado di attrarre deputati eletti col sistema uninominale. Per Kommersant invece il presidente in carica può ora controllare più agevolmente le attività della Rada, il parlamento di Kiev. La BBC riporta le valutazioni degli osservatori OSCE che ritengono le condizioni in cui si sono svolte campagna ed elezioni legislative ucraine non conformi agli standard di trasparenza e democraticità di scrutini liberi. La battaglia catalana, dove si voterà il 25 novembre, riguarda anche l´Europa scrive el Pais tornando alla questione della possibile secessione da Madrid. Secondo il quotidiano iberico l´Ue non accetterebbe membership regionali separate dal governo centrale.Il 3 novembre si apre in India la 13° conferenza Asia-Pacifico degli imprenditori tedeschi. L´evento biennale iniziato nel 1986 permette alla Faz di fare il punto sullo stato economico della regione cercando di capire quanto la nuova Germania sia riuscita a mettersi al passo con la realtà di una zona del mondo che risente certo della crisi restando però fonte di crescita.
Effetto Sandy sulle presidenziali Usa
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