Skip to main content

Huffpost, Fbi e l’Italia che non ti aspetti

La versione italiana dell’Huffington Post ha dato evidenza al bilaterale dei ministri degli esteri italiano e americano. In questa occasione, al netto di tutte le formalità del caso, la Hillary Clinton ha sottolineato l’importanza del ruolo italiano nel quadrante mediterraneo e, in particolare, in Libia. Qui, ha fatto capire il Segretario di Stato, il nostro Paese è stato un partner fondamentale sia come base logistica (si veda Sigonella) sia come struttura di intelligence che – si desume dalle parole di Foggy Bottom – avrebbe assicurato un contributo non marginale alle operazioni dell’Fbi nei giorni successivi all’attentato di Bengasi.
 
Il sito diretto da Lucia Annunziata ha riportato queste dichiarazioni con una certa enfasi, come ad esprimere un sentimento di sorpresa. Ovviamente, non è così. La direttrice italiana di HuffPost conosce benissimo il valore strategico delle basi Nato in Italia nonché la qualità dei nostri servizi segreti e la loro storica collaborazione con gli apparati di sicurezza americani. Allo stesso modo, sa che questi argomenti sono tabù nel nostro Paese e per questo ricorre alla retorica dell’enfasi. Speriamo che sia utile. L’impressione che sia ha è che, impegnati a coltivare il mito di Tafazzi, gli uomini politici e di governo trascurino completamente (o quasi) i temi della sicurezza interna ed esterna, delegandoli ad una non precisata area tecnica. Trattasi invece di argomenti squisitamente politici che possono fare forte o debole un Paese. Bene ha fatto Michele Arnese l’invito affinché la questione Finmeccanica possa essere affrontata come dossier industriale e non (solo) giudiziario. E’ troppo passare dal gossip alla strategia?
 

×

Iscriviti alla newsletter