Cosa manca al centro destra? Un Beppe Renzi. Parola del saggista Marcello Veneziani che oggi sul Giornale si concentra sulle due maggiori novità della politica italiana, Beppe Grillo e Matteo Renzi.
“Il loro carattere principale è quello di rappresentare lo strappo, la novità, la mancanza di precedenti. Ambedue affondano le loro radici nel presente, cioè – si potrebbe dire – non hanno nessuna vera radice. E questo nel momento attuale appare già una buona referenza di nuovismo. Adesso è lo slogan e la parola chiave di Renzi. La sua ideologia è il presentismo. Il Vaffa di Grillo è la sua versione negativa, come dire: adesso basta”, spiega il giornalista ed editorialista del quotidiano milanese della famiglia Berlusconi.
E nell’essere “leader televisivi, partoriti dal video”, non saranno figli del berlusconismo ma ne sono fortemente permeati, commenta: “Con Berlusconi Matteo Renzi ha in comune il pragmatismo e la piacioneria. Con Berlusconi Beppe Grillo ha in comune il populismo antipolitico e lo stretto rapporto con la satira”. Per questo “il grillismo e il renzismo possono attecchire oggi sull´elettorato berlusconiano; Renzi su quello più pragmatico, Grillo su quello più radicale”.
Il Cavaliere lo sa bene ed è determinato a cercare anche nel centro-destra qualcosa di dirompente che possa assomigliare al comico e al sindaco. E vista la mancanza attuale di prospettive, si sarà detto: perché non io? Ecco spiegata l’arringa in stile Grillo a Villa Gernetto di sabato scorso.
Ma, avverte Veneziani, il Beppe Renzi di questo versante politico non può avere radici solo nel presente come loro: “Sarebbe una contraddizione col suo potenziale bacino di consenso. Dovrebbe essere un innovatore di stile e di linguaggio ma anche un postmoderno fautore della tradizione, interpretata in modo nuovo. Tradizione e Connessione. Traditio on line, l´ossimoro vincente per un Beppe Renzi di destra”.