Ha idee chiare anche sul fisco il fondatore del fondo Algebris, Davide Serra. Così non ha avuto remore a consigliare Matteo Renzi, invitato speciale ieri sera al buffet con imprenditori, finanziari e banchieri che aveva l’obiettivo esplicito di raccogliere fondi per la campagna del candidato alle primarie del Pd.
I consigli sulla riforma fiscale per l’Italia, contenuti in un dossier fatto recapitare da Serra ai partecipanti, partono dal “caso della Korea del Sud”. E’ in particolare la riforma fiscale degli anni ’98-’99 a essere presa come riferimento dal vertice del fondo Algebris. La riforma, ha ricordato Serra, aveva due capisaldi: un sistema di deduzione dalle imposte per acquisti effettuati con carte di credito; ricevute di carte di credito che entrano in una lotteria nazionale.
I risultati? “Il sommerso in Corea è migliorato del 5% sul Pil”. Questo, ha calcolato Serra, significherebbe un gettito fiscale in più dell’1,5% del Pil. Ma è l’eliminazione del contante l’unico modo per combattere l’evasione, è stata l’esortazione di Serra a Renzi.
Sono comunque 4 i pilastri secondo Algebris per “un fisco più semplice e digitale”, suggeriti al primo cittadino di Firenze. Primo: “normative tributarie semplici e chiare”. Secondo: “accorpamento delle imposte minori e pagamento a un unico soggetto”. Terzo: “sistemi digitali che consentano l’autodisciplina in materia fiscale”. Quarto: “ottimizzazione delle agevolazioni fiscali”.
E’ chiaro Matteo?