Si chiama Librebus e per più di cinque settimane ha fatto il giro dell´America Latina per promuovere la cultura senza limiti né barriere e l´accesso illimitato alle informazioni contenute su internet. L´iniziativa è nata dall´idea di un team di cyber-attivisti provenienti da tutto il mondo. Una delle tappe più importanti è stata a Buenos Aires, la capitale dell´Argentina, dove i promotori del progetto hanno incontrato giornalisti e sviluppatori che si occupano del settore. Tra questi Alastair Dent, responsabile New media del quotidiano britannico “The Guardian” tra i pionieri nell´ambito del cosiddetto “giornalismo partecipativo”. “Grazie ai feedback degli utenti – ha piegato – abbiamo corretto e modificato alcune sezioni del nostro sito. Io credo che sia giusto dare a ognuno l´opportunità di dire cosa e come si può migliorare e comportarsi di conseguenza”.Il Guardian, ha creato un programma in cui chiunque può dire come gestirebbe il budget del governo, che ottiene molti accessi da parte degli utenti del web; un grande successo, anche in termini pubblicitari, in un momento in cui l´informazione registra un netto calo di vendite della carta stampata.”Ci sono tanti nuovi strumenti nel giornalismo – spiega il giornalista argentino Mariano Blejman – sarebbe opportuno renderli liberi perchè non tutti i media possono permettersi di pagare tutte le innovazioni interattive che però sono utili ad arricchire la notizie, ad esempio con una mappa su internet. E questo serve a raccontare meglio ciò che accade nel mondo”.In Argentina, tuttavia, solo il 35% delle famigli ha un accesso ad internet e il pericolo è che buona parte della popolazione rischia di essere penalizzato da questa nuova frontiera dell´informazione via web.
Il LibreBus che gira l’America latina
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