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Il primo atto della sfida Steinbruck-Merkel

Peer Steinbruck contro Angela Merkel e vicino all’Europa. Al Bundestag, il candidato alla Cancelleria del partito socialdemocratico tedesco ha accusato di “sindrome del ritardo” la sua futura avversaria alle elezioni del 2013. Prima replica parlamentare al capo dell’esecutivo di Berlino, primo scontro tra governo e il nuovo capo dell’opposizione. Motivo? La politica continentale di Merkel.
 
Un’Europa, ha affermato Steinbruck come riporta il Financial Times Deutscheland, che per l’esecutivo tedesco ha perso anche il carattere di unione di stabilità per diventare una Fata Morgana sparagnina. A questo punto l’esponente Spd ricorda Heinrich Brüning e i suoi metodi per combattere la crisi economica che aveva avvolto la Germania dopo la prima guerra mondiale. Brüning è l’ascetico politico di Munster nominato cancelliere nel 1930, l’ultimo capo del governo della repubblica di Weimar passato alla storia proprio per la politica micragnosa con cui dava il colpo di grazia alla prima democrazia parlamentare tedesca e preparava l’ascesa dei nazisti al potere.
 
È uno Steinbruck alla ricerca del contrasto quello che rimprovera Angela Merkel di ripensare solo ora la propria strategia continentale. Con troppo ritardo e dopo tanta porcellana andata distrutta. Innumerevoli le accuse verso la leader democristiana venuta dall’est. Mobbing nei confronti paesi Ue in crisi. Inazione, inerzia e poi tergiversazione, al posto di coraggio e determinazione. Questi grani del rosario di imputazioni che il socialdemocratico imputa alla leader tedesca lontana, non solo dall’esempio del suo predecessore, ma persino incapace di seguire gli insegnamenti di Helmut Khol. È un atto di fiducia all’Europa quello che Steinbruck afferma nel Parlamento di Berlino, verso cui la Germania non deve avere paura di impegnarsi. Una Europa in cui la solidarietà non deve mancare sottolinea Steinbruck mentre Angela Merkel si allontana dalla tribuna degli oratori.

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