Romney ha messo sotto accusa la politica estera del presidente americano uscente. Ma quale è stato l’approccio di Obama verso le relazioni globali nei suoi quattro anni alla Casa Bianca? Come definire la politica di un presidente che dopo dieci giorni aver ricevuto il Nobel per la pace ha deciso l’invio di 30mila soldati in Afghanistan. Un caso di “schizofrenia presidenziale” secondo l’analista Walter Russel Mead. Un capo di stato che ha bloccato il massacro libico ma ha chiuso gli occhi sulla repressione in Bahrein, che ha messo fine, come aveva promesso, alla guerra in Iraq ma non ha chiuso Guantanamo, un impegno preso nel momento di ricevere il Nobel a Oslo. Finora il maggiore successo internazionale è politico. Cambiare il paradigma che attribuiva ai democratici una debolezza congenita nel settore della sicurezza nazionale. Un fattore che sarà molto probabilmente al centro del prossimo dibattito televisivo tra i due candidati.
Il candidato repubblicano ieri ha definito naif la politica estera del presidente americano notano Neue Zurcher Zeitung e Washington Post. Quale però l´approccio di Mitt Romney alle relazioni internazionali nel caso in cui dovesse andare alla Casa Bianca si chiede le Figaro? Per restaurare la leadership Usa il mormone sarà un falco interventista o prudente realista si chiede le Figaro?Difficile rispondere afferma il New York Times, visto che ieri nel discorso pronunciato all´Istituto militare della Virginia lo sfidante del presidente ha affrontato il problema in modo piuttosto vago.Proprio nel giorno dedicato a colmare una delle sue presunte lacune nei confronti di Barack Obama, Mitt Romney diventa però il presidente virtuale degli Stati Uniti. Per la prima volta infatti i sondaggi elettorali lo danno vincente di fronte a Barack Obama.
Il Fondo monetario internazionale conferma la morosità dell´economia globale. Le Monde e Faz riportano le conclusioni dell´assemblea annuale Fmi. L´istituto guidato dalla francese Christine Lagarde continua a vedere nero sulle sorti dell´economia planetaria. Dopo l´abbassamento delle previsioni di crescita di 2011 e 2012, l´assemblea di Tokio conclusasi ieri non fa eccezione. Rispetto a quanto previsto la crescita mondiale sarà minore dello 0,2% nel 2012 – +3,3 invece di 3,5 – e dello 0,3% – 3,6 al posto di 3,9 – nel prossimo anno. Secondo le due testate, è delusione la parola che più appare nella relazione del Fmi. Dopo la distruzione di un gruppo islamista la Francia si fronte di fronte al pericolo del terrorismo nato e cresciuto nel paese transalpino afferma la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Una minaccia nella quale i neo convertiti alla religione di Maometto rappresentano la tendenza più pericolosa sottolinea le Figaro dando la parola all´ex giudice antiterrorismo Jean-Louis Bruguière.Sullo stesso quotidiano il presidente del Consiglio delle istituzioni ebraiche di Parigi, Richard Prasquier, parla di un islam antisemita e di guerra che si sviluppa in Francia. Antisemitismo islamico cui le Monde dedica un editoriale nel quale mette sotto accusa i gruppi determinati alla violenza contro gli ebrei.Lo stesso quotidiano affronta il problema dei legami tra gruppi radicali francesi e gli avvenimenti mediorientali dove secondo il Washington Post le tendenze ultraconservative sono in crescita. New York Times e Figaro si occupano dell´espansione del radicalismo salafita in Francia, una minaccia per ebrei e musulmani scrive il giornale Usa. Il radicalismo fondamentalista in Francia si finanzierebbe non solo grazie alla droga, ma anche secondo piste che porterebbero verso Arabia saudita e Qatar.Questi i risultati di una inchiesta apparsa sul sito di lapeche.fr e ripresi da le Monde che riaccendono le polemiche sui rapporti tra Francia e Qatar molto cresciuti durante la presidenza Sarkozy. Sotto tiro sono i recenti progetti di investimenti dell´emirato nell´esagono che suscitano sempre maggiori riserve nella classe politica, in modo particolare a destra afferma le Monde. Si afferma la necessità di una commissione per capire il percorso dei cinquanta milioni di euro che secondo il Qatar avrebbero lo scopo di sviluppare le periferie degradate delle metropoli francesi.
L´uomo nuovo della Georgia è un enigma secondo il New York Times. La testata Usa non riesce a catalogare Bidzina Ivanishvili in nessuno degli stereotipi che hanno dominato la dissoluzione dello spazio sovietico. Il futuro primo ministro di Tblisi non è un ex burocrate comunista, il nazionalismo estremo non gli appartiene e nemmeno ha mai fatto parte dei servizi di sicurezza degli stati nati dopo la fine dell´Urss. Da qui le perplessità del quotidiano Usa.Meno misteri invece per la Frankfurter Allgemenie Zeitung. Il giornale tedesco si concentra sul leader di Sogno georgiano affermando che i posti chiave del nuovo governo del paese caucasico non saranno occupati da uomini vicini a Mosca.Stesse impressioni da parte del Moscow Times. Il giornale russo in lingua inglese presenta il nuovo ministro degli esteri georgiano, Maia Panjikidze, sottolineando come la politica estera del paese cercherà la normalizzazione con la Federazione russa senza però abbandonare la strategia pro occidentale di Saakaschvili.Il Kommersant dedica due articoli all´ esecutivo di Tblisi nel quale cerca di capire quale sarà il nuovo corso del paese. Del nuovo primo ministro il giornale russo afferma trattarsi di un uomo che ha tutto.
Il viaggio di Angela Merkel in Grecia rappresenta l´atto simbolico di una cancelliera compassionevole scrive la Welt, presentando la visita ad Atene della leader tedesca. La Suddeuschte Zeitung scrive del viaggio del capo del governo di Berlino come di un atto simbolico al di la dell´economia. I problemi di denaro sono sempre risolvibili afferma il quotidiano di Monaco, quelli fatti al pensiero europeo potrebbero invece essere irreparabili.