In un magma nero di crisi e depressione, la generazione che mi è più vicina, quella intorno ai 30 anni e ben oltre il 30% di disoccupazione, deve ritrovare spirito e non perdersi d’animo. Non è una speranza, è un dovere e l’unico modo per pensare al proprio futuro.
In un Paese dalle straordinarie capacità, anche di risorgere da ceneri neanche troppo figurate – gli anni ’50-‘60 dicono qualcosa a qualcuno? –, il fattore umano è spesso preso come facile cliché per darci un po’ di coraggio. “Le migliori menti del mondo”, così dicono.
Ma i giovani italiani, nonostante le capacità adattativa fuori dal comune e l’ottima preparazione media, sono spesso messi di fronte ad un futuro incerto.
Sapete che c’è? Non ci convinciamo di questa ineluttabilità degli eventi. E’ difficile cambiare l’inerzia, tremendamente difficile, ma non per questo impossibile.
Oggi, ad esempio, Beppe Severgnini sulle pagine del Corriere della Sera e sul forum Italians, ci parla di come la Rete stia facendo emergere dei talenti che altrimenti rimarrebbero nell’ombra. Ma anche di come internet creando posti di lavoro per le menti fameliche e capaci di cui sopra.
Allora, per lasciarci con una nota di positività, riprendiamo un passaggio di quanto scrive Severgnini (qui l´intero articolo):
“Alcune idee nate in rete – blog, videoblog, twitter, facebook, instagram – hanno già creato opportunità di lavoro. Un esempio è www.giallozafferano.it, che ha passato il guado, ed è ormai un’impresa editoriale. Una delle ragazze in cucina – una luminosa giovane calabrese – mi raccontava divertita dell’opposizione familiare quando, dopo una laurea in scienze della comunicazione, ha annunciato d’aver trovato lavoro a Milano, per cucinare davanti a una telecamera. Per mamma e papà era poco dignitoso. Per lei, invece, era un sogno che si realizzava. Mettere a frutto quello che aveva studiato e ciò che sapeva fare.
Teniamoli da conto, ragazzi così: cambieranno l’Italia per noi, se non saremo noi a cambiare loro.”
La “luminosa giovane calabrese”. Un nuovo modo di vedere la mia generazione ed il futuro di questo Paese.