Poche ma precise parole quelle del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su Finmeccanica: “Se saranno confermate deviazioni dallo sviluppo dei procedimenti giudiziari in corso saranno sanzionati”, ha detto il capo dello Stato, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle inchieste in corso. “Si tratta di indagini in corso – ha aggiunto Napolitano – e non posso esprimere un giudizio sulla loro possibile conclusione”. “Le ipotesi di reato – ha concluso – riguardano vicende relative ad accordi commerciali con l´India e col Brasile”.
Da mesi Formiche.net sta seguendo con una certa preoccupazione la politica della difesa non solo in chiave italiana, ma europea e internazionale. Con preoccupazione perché riteniamo che la legittima opera della magistratura, che deve indagare e accertare reati, non può e non deve provocare un danno incalcolabile all’Italia.
Sì, all’Italia. Perché Finmeccanica non è un’irrilevante azienda manifatturiera di un mercato decadente ma un gruppo dalla proiezione globale, tecnologicamente avanzato, che fa investimenti all’avanguardia, con dipendenti qualificati che il mondo ci invidia (e ci invidia tanto che i concorrenti stanno da tempo sogghignando per i travagli del gruppo partecipato dal Tesoro).
Beninteso, nessuna critica neppure indiretta ai pubblici ministeri: i magistrati proseguano le indagini e accertino responsabilità, che sono sempre e solo personali. Ciò detto, occorre anche sottolineare che così come siamo poco affezionati al servo encomio siamo anche orripilati per il codardo oltraggio verso i vertici (passati e presenti) del gruppo di Piazza Monte Grappa. Errori ed omissioni ci saranno sicuramente stati. Ma i vertici dell’azienda hanno dato spessore, rilevanza e dignità imprenditoriale, tecnologica e geopolitica al gruppo.
Diciamo questo perché siamo seriamente preoccupati delle difficoltà in cui si sta dibattendo Finmeccanica: praticamente non riesce più a convincere i mercati, a farsi strada nelle commesse internazionali e finanche a parlare (le intercettazioni possono essere sempre dietro l’orecchio).
Quindi è bene che il governo ponga termine allo stillicidio che sta intaccando posizione e credibilità all’azienda. Faccia pure le scelte che ritiene, ovviamente, sui manager. Ma tenendo ben presente il valore non solo economico del gruppo.
