Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, nel faccia a faccia in tv ha accusato il presidente Barack Obama di aver fallito nel tentativo di far uscire gli Stati Uniti dalla più profonda crisi economica dai tempi della Grande Recessione, e ha quindi sfruttato il primo dibattito per rinvigorire la sua candidatura presentandosi come il solo in grado di risolvere i problemi che affliggono il Paese.
Obama ha implorato gli americani di essere pazienti e ha sostenuto che le sue politiche hanno bisogno di più tempo per poter spiegare i loro effetti, sottolineando che un cambiamento di strategia annullerebbe quei miglioramenti che l’economia sta già vivendo.
I due hanno affrontato in modo sanguigno i temi di politica fiscale, deficit pubblico e interventismo statale, incolpandosi a vicenda di rispondere alle domande in modo evasivo. Secondo il New York Times Obama ha dato più l’impressione di essere un sobrio insegnante, mentre Romney avrebbe adottato la retorica di un business consultant. Ecco i principali temi su cui si è incentrato il botta e risposta.
CONTI PUBBLICI
Si è trattato sostanzialmente dello scontro di due ideologie, con Obama che ha sostenuto la necessità di avere uno Stato che intervenga in economia stimolando la ripresa, e con la visione di Romney secondo cui il governo dovrebbe star fuori dai meccanismi del mercato, che è capace da solo di ricreare posti di lavoro.
TASSE E POLITICA FISCALE
“Raddoppieremo quelle politiche economiche che ci hanno affondati in questa situazione, o abbracceremo un nuovo patriottismo economico che dica ‘L’America fa il suo meglio quando la classe media dà il massimo’? Lei è stato presidente per quattro anni. Presidente per quattro anni”, ha detto con enfasi Romney, elencando promesse che secondo lui Obama non avrebbe mantenuto, e ha concluso: “Il reddito delle famiglie medie è stato schiacciato”.
Romney è svicolato ai tentativi di Obama di incastrarlo su quali detrazioni eliminerebbe il candidato repubblicano. “Ad un certo punto – ha sottolineato Obama – gli americani si chiederanno la ragione per cui Romney tenga segreti tutti i suoi piani. E’ perché saranno troppo buoni? Perché le famiglie della middle-class ne beneficieranno troppo? No”.
Obama ha criticato Romney per la sua risposta a un primo dibattito lo scorso anno dove si allineava ad altri repubblicani dicendo che non avrebbe accettato l’aumento di un dollaro di tasse per ogni 10 dollari di tagli nella spesa. “Se si tiene ora questa linea sbilanciata – lo ha accusato Obama – questo significa che distruggerà i nostri investimenti nelle scuole e nell’educazione”.
Romney ha sostenuto che la sua posizione nell’accordo tax-for-revenue dipendeva dallo stato dell’economia, non necessariamente dall’ideologia. “Non ho intenzione di aumentare le tasse perché quando l’economia cresce così lentamente, quando siamo in recessione, non si dovrebbero aumentare le tasse a nessuno”.
Romney ha anche detto che le sue proposte sono diverse da quelle di altri repubblicani perché lui ha intenzione di combinare una riforma delle tasse con una loro diminuzione. “Il mio piano è diverso da tutto quello che è stato provato fino ad oggi. Non permetterò tagli di tasse che si scarichino su un innalzamento del deficit”.
Obama ha osservato che “negli ultimi 30 mesi, abbiamo visto la creazione di 5 milioni posti di lavoro nel privato. E l’industria automobilistica è tornata a ruggire, così come il mercato immobiliare. Ma tutti sappiamo che abbiamo ancora molto lavoro da fare. La questione quindi stasera non è dove siamo stati ma dove stiamo andando”. Romney ha però ricordato che la classe media americana è stata sotterrata, con una riduzione dei redditi di 4.300 dollari. “Una tassa per se stessa. La chiamerò economia delle tasse”.
OBAMACARE
Romney ha accusato Obama di aver tagliato 716 miliardi di dollari dal programma Medicare per i cittadini senior, denaro che sarebbe andato a sostenere la riforma sanitaria voluta dal presidente; Obama ha fatto pressione sulla volontà di Romney di voler smantellare il Medicare sostituendolo con un sistema di “buoni assicurativi”.
POLITICA ENERGETICA
Il candidato repubblicano ha accusato Obama di aver concesso 90 miliardi di dollari in sgravi fiscali alle compagnie che producono energia rinnovabile. “Anche a me piace l´energia pulita ma questa cifra corrisponde agli sgravi fiscali concessi a petrolio e benzina in 50 anni”, ha dichiarato Romney, che ha aggiunto: “Questa cifra è stata elargita a compagnie come la Solyndra, la Fisker, la Tesla e Ener1. Ho un amico che dice: ‘Non scegli tra i perdenti e i vincenti, scegli solo i perdenti’”.
BANCHE
Durante il dibattito Romney ha elogiato il valore di una buona regolamentazione bancaria, aggiungendo che il Dodd-Frank, firmato dal Presidente Obama nel luglio 2010 e redatto per correggere il comportamento degli istituti di credito dopo la crisi, è stato solamente un bacio alle banche di New York. Romney ha dichiarato di voler abolire la normativa in questione, senza però specificare con cosa. “Definire un numero di banche come troppo grandi per fallire e garantirle attraverso il governo federale mi sembra il più grande bacio che io abbia mai visto dare alle banche di NY. Si tratta di un enorme vantaggio per loro, infatti 122 piccole banche hanno già chiuso nell’epoca Dodd-Frank.“
Robert Reich, consigliere per il lavoro dell’ex presidente democratico Bill Clinton, ha sottolineato su BusinessInsider che “Obama non ha mai menzionato Bain Capital o il discorso di Romney sul 47%. Anzi, ha permesso a Romney di parlare di un’eventuale sostituzione del Dodd-Frank e dell’Affordable Care Act senza domandargli di precisare con cosa lo avrebbe cambiato e perché. Ora bisognerà vedere se il team di Obama capirà che il nostro presidente deve essere più aggressivo e autoritario nei prossimi due dibattiti, senza aver paura di mandare rispettosamente a tappeto Romney”, ha concluso.