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Le spericolate gesta anti-Marchionne di Montezemolo

A Oriente, a Oriente. Le strade del business di Luca di Montezemolo guardano sempre meno a Torino, dove Sergio Marchionne non vede l´ora di metter sotto controllo l´unica provincia profittevole della disastrata Fiat europea: la Ferrari.
Montezemolo, annusata la mal parata, ha preparato le valigie da tempo: senza fretta, perché lui resta un punto di riferimento prezioso per la moglie e le sorelle dell´Avvocato, ma senza troppe illusioni. E così, con molta pazienza si è costruita la patente di “Luca d´Oriente”, punto di riferimento per i tycoon emergenti.
 
Il risultato? Da ieri mister Ferrari è vicepresidente di Unicredit per conto di Al Aabar, il fondo di Abu Dhabi che è il primo azionista della banca di Piazza Cordusio, così come il gemello fondo Mubadala è il secondo azionista di Ferrari.
Non è solo una liaison finanziaria, visto che da tempo le poltrone della First e della Business Class degli aerei di Eitihad, la linea dell´Emirato, sono targati poltrona Frau, controllata dal fondo Charme.
 
Ma il capolavoro di Luca d´Oriente è lo stretto legame con Ratan Tata, l´uomo più ricco e carismatico dell´India, che per certi versi ricorda il fascino carismatico dell´Avvocato Agnelli.
Tata siede ancora nel consiglio Fiat, anche se l´alleanza tra il proprietario di Jaguar Land Rover e il Lingotto, dopo tante promesse, non ha fatto strada. Marchionne, dopo una lunga stagione di incomprensioni con il partner indiano, ha rotto l´alleanza commerciale in Asia e si accinge a stringere un patto industriale (e presto finanziario) con Suzuki, il grande concorrente di Tata in Asia.
 
Ma questo conflitto tra il manager italo-canadese e il rajah di Bombay non ha impedito a Montezemolo di fare buoni affari in terra d´India e di proporsi ora come partner finanziario e ambasciatore del lusso per il colosso indiano, lanciato con fondo Charme di Montezemolo alla conquista degli alberghi di Orient Express: il rajah che controlla, tra l´altro, l´impero del thé, ha preferito l´ambasciatore del lusso al metalmeccanico che ha preso la sua residenza a Detroit.
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