Skip to main content

Segreti, curiosità e vaticini sul Nobel della letteratura

Mancano poche ore per conoscere il premio Nobel della letteratura 2012. Le case di scommesse Ladbrokes e Unibet si sono scatenate, mentre le case editrici ricorrono ai rituali più curiosi per avere nel proprio catalogo il fortunato vincitore.
Oltre la grande festa di premiazione dove tutti gli amici del premiato possono partecipare a spese dell’organizzazione, lo scrittore vincente riceve una somma di denaro che, pur essendo stata ridotta del 20% (la crisi colpisce anche i Nobel!) rimane sempre una cifra significativa: otto milioni di corone; ovvero, poco meno di 900 mila euro. Ma il vero premio è il riconoscimento internazionale e la garanzia di fare diventare oro ogni parola che si produrrà in futuro.
 
Nel mondo dell’editoria il toto Nobel è diventato un gioco attraente. Da mesi si specula sui favoriti, sul “perché sì” e “perché no” potrebbe vincere un nome al posto di un altro. Nel 2006 i pronostici avevano visto bene sulla vittoria del turco Orhan Pamuk, ma quasi sempre i più spinti rimangono in sospeso.
 
Ma ci sono anche gli sconosciuti, le sorprese letterarie. Un esempio eclatante è stato quello della scrittrice romena Herta Müller: pochi mesi prima di vincere il Nobel ha partecipato al Festival della Letteratura di Mantova in un incontro deserto. Nessun giornalista sapeva chi era e non è stata presa in considerazione. Dopo il premio, la piccola casa editrice che l’editava in Italia, la Keller, ha visto ripagata la sua coraggiosa scelta e aumentate le vendite. Stessa sorte hanno avuto lo svedese Tomas Tranströmer nel 2011 (“Tranströmer chi?”) e il francese Jean-Marie Gustave Le Clézio nel 2008.
 
Favorito per sempre
 
In scena ci sono anche gli eterni candidati: i più nominati sono Philip Roth, Haruki Murakami e Bob Dylan. Tutti gli anni riappaiono nella lista dei favoriti. Fino al 2010 c’era anche il peruviano Mario Vargas Llosa, che dopo aversi creduto per anni possibile vincitore, il giorno che ha ricevuto la notizia non ci ha creduto: “Ho riattaccato e mi hanno dovuto richiamare. Dopo tanti anni ho pensato che era uno schezo di un mio amico”, ha dichiarato l’autore di “Avventure di una ragazza cattiva” in un’intervista a El Paìs. Poi ci sono anche quelli che non hanno mai ricevuto il Nobel per ragioni politiche anche se lo meritavano, come Jorge Luis Borges, e quelli che dopo averlo ricevuto hanno scatenato le polemiche, sempre politico-ideologiche, come Günter Grass.
 
La decisione per il Nobel della letteratura di quest’anno arriverà da Stoccolma giovedì alle 13:00. Tra i favoriti ci sono sempre il giapponese Haruki Murakami e l’americano Philip Roth. Qualche giorno fa l’Huffington Post sosteneva che “il conto alla rovescia per fare rimanere Roth con la voglia di averlo vinto è già cominciata”. Roth è favorito da 20 anni (da quando un americano non vince il Nobel) e inizia ad andare avanti nell’età.
 
Tra le novità dell’elenco dei favoriti ci sono gli scrittori Ngugi wa Thiong’o (Kenya) e Mo Yan (Cina). Dal 1901 il Nobel della letteratura non è mai finito ad un cinese, anche se Gao Xingjian, vincitore nel 2000, scriveva in cinese è francese. Anche il neozelandese Cees Nooteboom, l’italiana Dacia Maraini, il siriano Adonis, il coreano Ko Un, l’irlandese Amos Oz e il polaco Adam Zagajewski godono di buone posizioni nelle case di scommesse.
 
La stampa svedese sostiene che né l’ideologia e tanto meno la cartina geografica influiscono nella scelta. Ma questo anno sembra essere il turno di un americano, asiatico o africano, per cui ci sono chance per altri eterni favoriti come Cormac McCarthy, Thomas Pynchon, Don DeLillo, Joyce Carol Oates e Margaret Atwood. Ma potrebbe essere anche il turno di una donna. Poche opzioni per gli scrittori di lingua ispana Enrique Vila-Matas e Eduardo Mendoza.
 
Indovinare il vincitore del Nobel 2012 è come camminare nel buio. Nell’elenco di questo anno ci sono altri 46 nuovi nomi, tra cui quello dell’ungherese Peter Nadas, che è diventato una sorpresa perchè è salito incredibilemente le ultime settimane nella lista dei favoriti. Chissà se anche questa volta dopo l’annuncio ci sarà la reazione immediata: Peter chi?
 


×

Iscriviti alla newsletter