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Sulle tasse la mossa berlusconiana di Monti

Entro la fine della legislatura “non escludo che si possa individuare un percorso, anche soltanto per una prima tappa, di riduzione del carico fiscale”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, risponde a una domanda di Enrico La Loggia durante l´incontro con l´Intergruppo parlamentare per l´Agenda urbana. Le interpretazioni si sprecano. Mossa comunicativa alla Berlusconi per iniziare a ingraziarsi l’elettorato anche per la prossima legislatura? O un messaggio di segno diverso rispetto detto solo di recente?
 
Solo pochi giorni fa, infatti, Monti aveva richiamato l´attenzione sul tema dell´equità fiscale: “Mi auguro che si possa spostare quel fronte di intolleranza, affinché non separi più chi è di destra da chi è di sinistra, ma perché separi due partiti, chi paga le tasse assolvendo ai propri doveri di cittadino dagli altri, aveva detto il premier nel suo intervento al Forum della Cooperazione Internazionale. Forse la seconda interpretazione è quella più verosimile. Dai documenti ufficiali di politica economica non si scorgono chiari elementi di una prossima flessione della pressione fiscale. Ma, ovviamente, non è mai troppo tardi. Anche se le redini del pareggio fiscale non consentono vere politiche anti congiunturali.


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