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Tweet provocatori sull’Islam, noto pianista turco alla sbarra

E´ un pianista di fama internazionale e bestia nera degli islamisti per il suo ateismo militante. Fazil Say è comparso davanti ai giudici del tribunale di Istanbul per la prima udienza del processo a suo carico per oltraggio alla religione islamica. Il virtuoso musicista è stato rinviato a giudizio per “oltraggio ai valori religiosi di una parte della popolazione” dopo aver espresso su Twitter giudizi provocatori sull´Islam. Un centinaio di attivisti per i diritti dell´uomo, tra artisti e giornalisti, ha manifestato davanti al tribunale.”E´ come i processi ai tempi della Santa Inquisizione. I giudici vietano tutto ciò che possa far pensare o anche ridere”, spiega questo artista che si è visto smantellare due sue sculture perchè non piacevano al primo ministro. Per Sevim Dagdelen, parlamentare tedesca di origine turca “Fazil Say non ha fatto altro che esprimersi liberamente e che per questo possa andare in carcere è davvero incomprensibile”. Nell´atto d´accusa si fa riferimento a dei tweet ironici sull´Islam. In uno per esempio il pianista si chiedeva se il paradiso descritto da alcune interpretazioni più moderate del Corano, con fiumi di vino e vergini, fosse un bar o un bordello.



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