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Vertice della disUnione a Bruxelles

Il vertice dei capi di Stato e di governo che inizia oggi a Bruxelles intende decidere l´avvenire dell´unione moneteria, afferma le Monde, ma parte evidenziando le profonde divisioni tra i membri Ue, ammonisce la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Sono soprattutto le richieste del ministro tedesco delle Finanze, Schäuble, di affidare a un super commissario Ue competenze che lo renderebbero in grado di mettere il veto sui bilanci dei singoli paesi a rendere “caotico” il tentativo di far diventare la zona euro un vero sistema monetario continentale.Anche le Monde batte sui contrasti presenti a Bruxelles. Per il giornale francese oltre al progetto sponsorizzato dal ministro tedesco, è il tentativo di dar vita alla struttura di controllo delle banche europee a stimolare inedite alleanze continentali. La Germania starebbe spalleggiando Gran Bretagna ed altri stati esterni alla zona euro per ritardare la nascita del piano che darebbe maggiori poteri alla Bce nei confronti delle banche nazionali. Dietro le scaramucce tra Stati si nasconderebbero le divergenze tra Berlino e Parigi, secondo quanto scrive Figaro.Il quotidiano francese, oltre a parlare di imbroglio franco-tedesco sull´Unione bancaria, ritiene che le dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco sul veto verso i bilanci nazionali, non siano altro che il modo scelto da Angela Merkel per sottolineare quanto la Germania si attende dal vertice di oggi a Bruxelles.La Neue Zurcher Zeitung sottolinea le dichiarazioni di martedi di Schäuble, ritendendo che puntino a mettere sotto pressione il vertice di oggi. Il giornale di Zurigo afferma però che le richieste di Berlino non sono completamente infondate.   L´intervista rilasciata da François Hollande a diversi quotidiani europei tra cui la Stampa di Torino è la risposta dell´Eliseo alle pretese tedesche ribadisce Figaro.Anche El Pais si dedica all´analisi del vertice europeo. Il quotidiano spagnolo oltre a fornire quelle che ritiene essere le cinque chiavi per aprire i misteri dei labirinti istituzionali del continente, ritiene che le insistenze di Angela Merkel in materia di veto sui bilanci nazionali, metteranno la responsabile dell´esecutivo tedesco sola contro tutti.La testata madrilena afferma che il primo ministro spagnolo Rajoy non è ancora convinto della necessità di rivolgersi ai fondi salva stato Ue per rimettere ordine nei conti del paese iberico.Il difficile processo di unità istituzionale europea si riflette anche sui singoli stati Ue. In Germania sono sempre  le dichiarazioni di Schäuble a dar fuoco alle polveri. In questo caso le affermazioni del ministro tendenti a escludere ogni possibilità di bancarotta greca ad aver creato malumori a Berlino afferma Nzz.   
 
Il quotidiano svizzero non dimentica la guerra siriana e mette l´accento sui 100mila i profughi che finora hanno abbandonato il conflitto civile per cercare rifugio in Turchia. Quella che il ministro degli esteri di Ankara aveva definito la soglia psicologica oltre la quale il paese non sarebbe andato è stata cosi raggiunta. Ora è più che mai fondamentale che il conflitto nel Paese vicino abbia termine. Ankara ritiene che il primo passo per raggiungere questo obiettivo consista nell´isolare Damasco dai rifornimenti militari esterni. Da qui l´attività dell´aviazione militare ottomana che negli ultimi giorni ha già fatto scendere al suolo e ispezionato due velivoli. Il Vaticano potrebbe essere l´alleato di Erdogan nel riportare la diplomazia al centro di una guerra civile che non vede prospettive di soluzione. Le Figaro sottolinea “l´inedito” della delegazione della chiesa di Roma in Siria del 22 al 28 ottobre. Il Vaticano intende incontrare personalità di ogni credo e convinzione politica dando cosi il proprio contributo alla soluzione politica della crisi mediorientale. L´unica secondo i dignitari cattolici che abbia qualche chance di mettere fine al conflitto e alle sofferenze enormi della popolazione civile, ora che le tensioni raggiungono anche gli alawiti la pressione subita da Assad è in crescita afferma il Wahington Post.Il lungo tiro alla fune tra Tnk-Bp e Rosneft sembra essere arrivato a una soluzione. Il colosso russo del petrolio potrebbe diventare infatti proprietario di tutta la compagnia energetica anglo-russa. Lo scrive Kommersant. Secondo il quotidiano di Mosca dopo l´acquisizione degli asset appernenti a British Petroleum, l´azienda guidata da Igor Sechin punterebbe al possesso delle azioni di Aar, consorzio russo di Tnk-Bp e proprietario dell´altro 50% delle quote della compagnia.Archiviato anche il secondo duello televisivo, i candidati alla presidenza Usa riprendono i rispettivi tour de force tra gli elettori mette in evidenza le Monde. Per la Neue Zurcher Zeitung, questo è il momento del dibattito dopo il dibattito. Spin doctor mobilitati e campagna pubblicitaria a mille in vista del terzo scontro davanti al piccolo schermo che aprirà la volta per la dirittura d´arrivo alla Casa Bianca. Donne e strategie fiscali potrebbero essere al centro delle strategie dei due concorrenti nei prossimi giorni affermano New York Times e Washington Post.

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