Alla fine vincono i dinosauri. O meglio “il dinosauro”: Silvio Berlusconi. Le primarie che tanto aveva avversato, alla fine probabilmente non si faranno. O meglio per ora è saltata la data prevista del 16 dicembre, come ha detto Maurizio Lupi a Porta a Porta ieri sera.
Una data confermata appena una settimana fa, da un Angelino Alfano che aveva “fortissimamente” voluto questa competizione. Ma avrebbe deciso di sacrificarla in nome dell’unità del partito. L’accordo tra il segretario e Berlusconi sarebbe infatti questo: niente primarie ma allo stesso tempo no alla nascita traumatica di una nuova Forza Italia. E in effetti il videomessaggio atteso per oggi con cui il Cavaliere avrebbe annunciato la nascita della nuova cosa azzurra non c’è stato.
Mentre la maggior parte del partito è allineato sull’idea che “se ritorna Berlusconi, è inutile fare le primarie”, s’alza la voce dei giovani pidiellini che più di ogni altro le avevano difese. Giorgia Meloni che aveva già tappezzato Roma con il suo volto e la scritta #senzapaura non si arrende e propone un rinvio della consultazione a gennaio. Non nasconde la rabbia Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e leader dei Formattatori Pdl, che per primo aveva consegnato la scorsa settimana le 15mila firme per partecipare alla competizione: “E’ una situazione assolutamente vergognosa. Adesso sono tutti preoccupati a sentire cosa si dicono Berlusconi ed Alfano – ha spiegato a Omnibus su La7 – io invece devo rendere conto a quelle 15 mila persone che mi hanno consegnato le loro firme e che vogliono coerenza e serietà, mi chiedono cosa succede e io sono in imbarazzo”. E ha invitato a “tenere la barra dritta”, sottolineando: “Queste primarie si devono fare, anche perché fanno bene: il Pd è arrivato al 30% dei consensi con le primarie e oggi in politica sono l’unico modo per affermare una credibilità”. Il Pd insegna.
Ma per vederci più chiaro nel caos Pdl, bisognerà attendere ancora una volta la prossima mossa dell’unico leader che abbia mai avuto, Berlusconi. Una sua decisione in merito è attesa per il week end, dopo che sarà ufficializzato il nome dello sfidante a sinistra. E lo scontro Bersani-Berlusconi si fa sempre più vicino.