Se il premier Mario Monti si lascerà tentare dalle sirene della politica che lo vorrebbero ufficialmente arruolato nella corsa per il secondo mandato, si vedrà. Intanto, non vi sono dubbi che il presidente del Consiglio osservi con distaccato interesse la formazione di gruppi e movimenti che possono fare riferimento a lui. Dall´(ex) Udc di Casini alla coppia Mazzanti-Auci passando per il rassemblement messo in campo da Luca di Montezemolo con i cattolici Oliviero-Bonanni-Riccardi. A seguire passo passo, con discrezione impeccabile, è Federico Toniato, giovane e prezioso collaboratore a Palazzo Chigi. Il funzionario del Senato accompagna Monti in tutte le occasioni e soprattutto nelle riunioni più riservate.
Quando il premier è andato a riferire al comitato parlamentare sui servizi segreti, lui c´era. Quando c´è stato il vertice con i tre segretari della maggioranza (Alfano, Bersani e Casini), lui c´era. Quando ci sono incontri con Napolitano (o con il Papa), lui c´è. Non sorprende quindi che gli osservatori del ‘palazzo´ guardino a lui come il pivot della strategia politica di Monti. Toniato non è il nuovo Gianni Letta anche perché Monti non è paragonabile a Berlusconi, ma il ruolo di assistente-ambasciatore fidato non è molto diverso. Il giovane vice segretario generale della presidenza del Consiglio tesse le relazioni con parlamentari, imprenditori, stake-holders istituzionali, filtra appuntamenti e dossier.
Lo ha fatto e lo fa avendo la piena fiducia del suo capo, Mario Monti, che lo ha conosciuto e apprezzato quando divenuto senatore a vita ha mosso i primi passi nella formazione del governo. Federico Toniato, viene spesso fatto notare, è cattolico, vicino a Cl e pare molto stimato dal Segretario di Stato, il cardinale Bertone. In Italia c´è spesso la tendenza a collegare la carriera delle persone con il legame, spesso solo presunto, con i celebri Santi in Paradiso. Quale fosse prima di Monti il network relazionale di Toniato è difficile da dire, quale sia ora lo si può solo immaginare. E si può altresì scommettere che lo utilizzerà per fare tutto ciò che sarà più congeniale a far aumentare il consenso attorno alla figura, non più solo tecnica, dello stesso Mario Monti.
