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Così la stampa estera giudica il caso Petraeus

A tre giorni da quella che la BBC definisce una perdita enorme per gli Usa, la sorprendente e ingloriosa fine della carriera di David Petraeus continua a occupare le prime pagine dei quotidiani internazionali. Le differenti valutazioni della stampa vanno dalla meraviglia per le modalità cui è arrivata al capolinea l´attività professionale di uno degli uomini più promettenti della Washington istituzionale, ai possibili intrighi politici e, forse, elettorali, che il caso della spia spiata potrebbe nascondere. Il New York Times, ricostruendo la carriera splendente e la fine improvvisa del militare, sottolinea come sin dalla scorsa estate l´Fbi fosse a conoscenza dell´affare sentimentale dell´ex direttore della Cia.
Sul Guardian la telenovela sentimental-spionistica è ripercorsa passo dopo passo. Per la Neue Zurcher Zeitung, che ritiene il tutto un semplice fatto di infedeltà coniugale, nessuno sfondo eroico ha spento il futuro di Petraeus. Al contrario la Frankfurter Allgemeine Zeitung ritiene che l´affare si svela nel momento meno adatto per il presidente Obama e si pone il problema se oltre al rapporto d´amore con la sua biografa, qualcosa d´altro abbia segnato la fine del primo investigatore americano. Anche il Washington Post sembra sposare la tesi più problematica. Secondo il giornale i dettagli che continuano a venire alla luce giustificano la richiesta partita dagli organi legislativi Usa per l´avvio di una inchiesta sul comportamento Fbi in tutta la questione. WoPo si chiede se il generale non sia inciampato su una “strana zolla”. Difficile nascondere una relazione di questo tipo in Afghanistan , scrive il quotidiano, riportando le opinioni dei collaboratori di Petraeus nel Paese centroasiatico.
Il Los Angeles Times domanda ai propri lettori se il rapporto tra il generale e Paula Broadwell abbia messo in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. In una inchiesta tra esperti, analisti e politici il giornale cerca di capire quanto  la Casa Bianca fosse a conoscenza della love story e se vi sia un rapporto tra la partenza di Petraeus e l´attacco al consolato di Bengasi dove è stato ucciso l´ambasciatore Usa in Libia. Su le Monde in evidenza come lo stesso Petraeus abbia ammesso quanto il comportamento di marito infedele non sia compatibile con la moralità di un militare a maggior ragione quando questo nella coscienza collettiva del suo paese è visto come l´eroe d´Iraq. Le Figaro fa l´elenco degli scandali a sfondo sessuale che hanno scosso la vita politica americana, ma  ritiene il caso dell´ex direttore Cia, simbolo di rettitudine, leggenda prodotta dell´istituzione e uomo capace di tirare fuori dal pantano iracheno  le forze armate del proprio paese, importante per la problematica che comporta.
La stampa russa non esclude la tesi dell´intrigo politico. Il giornale online gazeta.ru afferma infatti che le pecche nella moralità del capo dei servizi di spionaggio di Washington siano stati smascherati nel corso di una inchiesta Fbi sugli scopi della quale il potere Usa non parla. Kommersant in una inchiesta tra analisti afferma che le dimissioni di Petraeus siano frutto di un accordo tra le massime istituzioni Usa. La testata moscovita ritiene che il caso del direttore Cia faccia il paio con quello del generale Patton durante la seconda guerra mondiale.Il Financial Times si occupa dell´incerto futuro pubblico di David Petraeus. Un caso dove l´antica hubris greca si incontra con l´avanzatissima tecnologia dei nostri giorni, afferma un editoriale del Washington Post.
 
La spirale sirianaDopo la Turchia anche Israele è risucchiato dalla spirale della guerra civile siriana. Per la prima volta dalla guerra del Golan infatti lo Stato ebraico ha sparato contro Damasco, scrive Nzz. Contemporaneamente l´opposizione siriana sembra aver trovato una propria dirigenza. Lo afferma la BBC secondo cui il passo aventi verso l´unità è avvenuto in Qatar. I gruppi rappresentati alla conferenza di Doha hanno infatti scelto Moaz al-Khatib, ex sunnita e imam della moschea di Damasco, come proprio leader. A sua volta il Consiglio nazionale siriano, l´altro importante gruppo della coalizione anti Assad aveva eletto proprio presidente l´ex comunista Georges Sabra, afferma le Monde. In un appello comune le personalità hanno fatto appello alla comunità internazionale affinché si faccia carico delle proprie responsabilità. Il compromesso tra le diverse anime della ribellione al governo ufficiale di Damasco potrebbe accelerare la caduta del regime alawita al potere da decenni nel Paese mediorientale, afferma il giornale francese.
 
La nuova finanziaria grecaDopo la manifestazione anti austerità di Atene, nella notte tra domenica 11 e lunedi 12 novembre il parlamento greco ha adottato il nuovo bilancio 2013, scrive le Monde. Nelle intenzioni dei legislatori ellenici, il nuovo piano di austerità dovrebbe evitare il fallimento del Paese e assicurarsi il proseguimento del sostegno di Ue e Fmi. Secondo il Financial Times, però, il passo fatto stanotte non allenterà la pressione delle istituzioni internazionali su Atene.
 
Lo stallo del GopLo stato dei Repubblicani Usa è ancora una volta oggetto delle attenzioni di le Monde. Il quotidiano francese si chiede se il Gop riuscirà a trovare la strada per rimettersi pienamente in carreggiata. Anche la Neue Zurcher Zeitung si occupa del partito di Mitt Romney che ha perso anche in Florida. Nello Stato Usa il risultato è il prodotto di riforme elettorali che previste per aiutare i repubblicani hanno invece sortito l´effetto opposto.
 
Che succede alla Cdu?
La Cdu tedesca sta perdendo l´elettorato dei grandi centri urbani? E´ quello che teme l´ex sindaco di Amburgo Ole von Beust. In una intervista alla Faz il politico democristiano parla dei problemi del partito con le grandi città. In una analisi il giornale di Francoforte affronta lo stesso problema  e sottolinea come il prossimo congresso della forza politica di ispirazione cristiana dovrà essere in grado di fare i conti con il cambiamento sociale in atto in Germania.

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