The Atlantic osserva l’ondata di adesioni che piovono su Obama e resta perplesso. Il giornale Usa ritiene la situazione attuale simile a quella che accompagnò Bush junior alla conquista del secondo mandato. Anche allora, ricorda la rivista, molti repubblicani delusi dai quattro anni presidenziali del repubblicano decisero di appoggiarlo fino al secondo mandato. Salvo pentirsene alla fine degli otto anni di Casa Bianca.
Oggi sembra profilarsi la stessa tendenza. Atlantic cita le colonne di piombo dedicate da molti analisti americani non entusiasti dell’operato del democratico, spesso appartenenti allo stesso campo del presidente in carica, per scoprire stupefatta che ora le stesse persone invitano entusiasticamente a rivotare per Barack Obama.
New York Times, The New Yorker, The Boston Globe, Jonathan Chait, Andrew Sullivan: queste le pubblicazioni e gli autori presi di mira da Atlantic che porta a sostegno delle proprie tesi le tonnellate di parole scritte sulle promesse infrante del presidente, gli eccessi di potere del suo esecutivo apparse non poco tempo fa sui media Usa per confrontarle con quanto oggi stessi giornali e identici analisti affermano di contrario. Dove prima si affermava la critica, oggi domina l’assenso entusiastico.
Alla delusione di prima, oggi si contrappone l’affermazione dell’assoluta necessità di rieleggere lo stesso presidente. Una gara che a volte dimentica anche di citare i motivi che renderebbero ineluttabile un nuovo mandato per Obama.
Tesi peggio che indifendibili, ipocrite. The Atlantic si domanda quanto tempo impiegheranno gli attuali autori delle lodi sperticate a Obama per fare marcia indietro nel caso il 6 novembre dovesse sancire la vittoria repubblicana. Nulla di strano in questo caso se nel 2016 lo stesso giochetto venisse ripetuto al momento di decidere se Romney vale un secondo mandato.
Doppia morale? Meglio il silenzio, secondo the Atlantic. Come spiegare allora in futuro alle vittime dei poteri presidenziali che le loro sofferenze erano necessarie per dare alle libertà civili le attenzioni che meritano? Chi si trova in carcere senza accuse e motivi veri, capirà la sottigliezza di questi ragionamenti?