Negli Usa la mattinata si apre con la notizia della rielezione di Obama come presidente degli Stati Uniti. “La vittoria del democratico – spiega un rapporto dell’ufficio studi di Mps – potrebbe dar luogo ad ulteriori pressioni politiche per aumentare le tasse sui redditi alti e sugli investimenti finanziari. E’ possibile che il presidente tenti di mantenere la promessa fatta in campagna elettorale di proteggere la spesa in infrastrutture, educazione ed energia alternativa”.
“Con la vittoria di Obama – osserva il rapporto della banca senese – risulta più probabile che la Federal Reserve prosegua la propria politica monetaria estremamente accomodante. Un grande problema per il presidente sarà però rappresentato dal Congresso che resta diviso: i democratici sono in maggioranza al Senato, mentre i repubblicani lo sono alla Camera”.
“La misura più importante da prendere nel breve periodo sarà quella relativa al ‘fiscal cliff’. Da gennaio – prosegue lo studio – la combinazione di 500 miliardi di dollari di aumento delle tasse e tagli alla spesa potrebbero impattare negativamente sulla crescita a meno che il Congresso ed il Presidente non decidano di rinviarle o sostituirle entro fine anno. Probabilmente questo rappresenterà il tema centrale della discussione politica nel paese nelle prossime settimane e/o mesi.”
“Ieri sera – si legge – le borse Usa avevano chiuso in rialzo con l’indice S&P500 guidato dagli energetici, finanziari ed industriali. I future americani stamani sono in lieve rialzo dopo la notizia relativa all’esito elettorale. In calo i tassi di mercato stamani tornati più o meno sui livelli di lunedì dopo il rialzo di ieri. Nel corso della notte andamento misto per i listini azionari asiatici”, conclude il rapporto
