L´Egitto diviso affretta i tempi della nuova costituzione, il salto di qualità della resistenza siriana e la Palestina in cerca di un riconoscimento statuale sia pur minimo come quello che riceverà con lo stato status di osservatore all´Onu. Il Medio oriente continua a catalizzare gran parte della politica internazionale sulle pagine di giornali.
Il New York Times nota come l´approvazione della nuova costituzione egiziana disinnescherebbe il conflitto in corso tra presidente e potere giudiziario del Paese mediorientale. La nuova legge fondamentale dello Stato farebbe infatti decadere i decreti con i quali Mohamed Morsi si è autoassegnato praticamente i pieni poteri.
Della protesta di piazza in Egitto informa la BBC legando l´evoluzione di quanto avviene in piazza col processo istituzionale che potrebbe mettere fine alle contestazioni. La Neue Zurcher Zeitung notando come le proteste continuino fa presente però come in Egitto sono entrate in collisione due concenzioni del mondo , suggerendo che la piena stabilità del Paese sulla rive del Nilo è ancora di la da venire.
Il Los Angeles Times ritorna sull´errore commesso da Morsi con l´emanazione dei decreti. Secondo il quotidiano californiano il capo dello Stato ha sopravvalutato il livello di tolleranza all´autoritarismo del proprio popolo. Il primo presidente eletto nella storia del paese mediorientale affida le proprie difese a una lunga intervista sul settimanale Time. Sulla Welt la piccola rassegna di tutti i modi in cui l´opposizione egiziana cerca di difendersi da quello che il giornalista libanese Eyad Abu Schakra ha definito un “golpe dolce” dei fratelli musulmani. Secondo il giornale di Amburgo sarà però venerdi la giornata cruciale. Domani infatti la manifestazione in programma nella capitale egiziana potrebbe vedere lo show-down tra militanti anti Morsi e simpatizzanti del presidente in carica.
Egitto scosso per il golpe dolce di Morsi
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