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Election day, l´uomo del Colle ha detto sì (a due condizioni)

Non prendete impegni per il 10 marzo: si vota! Elezioni regionali ed elezioni politiche insieme, come chiedeva il buon senso e nel suo piccolo, da molte settimane, anche Formiche.net. Decisivo è stato il vertice da Napolitano con il presidente del Consiglio ed i presidenti di Camera e Senato. Come noto, infatti, si era determinato un pasticcio attorno alle date del voto nel Lazio e in Lombardia. Il Pd voleva votare subito e il Pdl dopo. Nel mezzo, Casini ha tenuto una linea di correttezza formale e sostanziale anticipando di fatto l’esito finale: un ragionevole compromesso con l’accorpamento degli appuntamenti alle urne. Napolitano era insieme scettico ma anche consapevole dell’effetto logoramento per il governo e per i partiti. Ecco quindi la soluzione. Election day nè a febbraio nè ad aprile ma a marzo. A due condizioni che il Capo dello Stato giudica irrinunciabili e che Pd, Pdl e Udc gli hanno garantito di accettare: approvazione di una nuova legge elettorale e rapida approvazione (senza ostruzionismi o meline) dei provvedimenti del governo, soprattutto quelli che attengono alla finanza pubblica. La ricetta di Napolitano è stata condivisa e apprezzata. Certo, le polemiche non mancheranno e se qualcuno aveva dubbi ora è chiaro che è aperta la campagna elettorale. Almeno però è ora più chiaro il contesto e l’orizzonte.


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