Durante la Guerra Fredda, i vertici militari americani avrebbero pensato di colpire la luna con una bomba atomica. Il progetto chiamato ‘A study of Lunar Research Flights’, fu pensato pochi anni dopo il lancio del primo Sputnik come spiega l’ex dipendente della Nasa, Leonard Reiffel.
“La gente era molto preoccupata dai successi di Gagarin, dello Sputnik e dell’Unione Sovietica, si temeva che la ricerca degli gli Stati Uniti fosse troppo indietro. Questo progetto serviva a rassicurare la gente che l’America era in grado di rispondere e quindi di evitare qualsiasi conflitto sulla Terra”
I documenti che contengono questo piano sono stati tenuti segreti per circa 45 anni e ora sono diventati pubblici.
Il progetto prevedeva il lancio di un ordigno nucleare che sarebbe poi dovuto esplodere con l’impatto con il nostro satellite, con effetti sconosciuti.
“Lo scoppio sarebbe stato probabilmente microscopico. Avrebbe lasciato un cratere praticamente invisibile dalla Terra, anche con un buon telescopio”.
Gli esperti avevano optato per una bomba atomica, piuttosto che per una all’idrogeno poiché quest’ultima sarebbe stata troppo pesante per essere trasportata con un missile.
Il piano fu poi abbandonato per i timori sulle possibili conseguenze negative che l’esplosione avrebbe avuto per tutto il Pianeta Terra.