Renzi è più telegenico, ha la battuta di sicuro più pronta, ma come nel precedente confronto su Sky a guadagnare di più nei sondaggi e nelle quote dei bookmaker è sempre il segretario del Pd Bersani. Le quote smentiscono le sensazioni che la comunicativa superiore di Renzi si traduca in un vantaggio reale o quanto meno percepito.
La seconda vittoria “ai punti” del sindaco di Firenze porta ancora una volta a un miglioramento delle quote pro Bersani per la vittoria finale. Il segretario scende da 1.40 a 1.35: si vince proporzionalmente molto meno rispetto all’ipotetica puntate sul “rottamatore” che i bookmaker vedono in maggiore difficoltà e infatti la sua quota si alza da 2.55 a 2.75.
Gli allibratori danno per scontata la vittoria al ballottaggio di domenica prossima, nonostante il bacino di pubblico della rete ammiraglia Rai in teoria avrebbe dovuto favorire Matteo Renzi: i telespettatori tradizionalmente più adulti e meridionali di Rai Uno sono andati appannaggio del segretario del PD nella prima tornata e gli argomenti del sindaco non sono sembrati sufficienti neppure a congelare le quote della scorsa settimana.
I due contendenti hanno scherzato molto su chi avrebbe scommesso un euro sulla propria vittoria nei giorni precedenti il duello TV, ma oltre alle lavagne dei bookmakers anche i sondaggi sono abbastanza netti: secondo l’ultimo reso noto dalla IPsos prima del confronto Bersani sarebbe al 52% e Renzi al 40%; mentre per l’IPR marketing il segretario avrebbe un più comodo 56%, il sindaco al 44%. Oltre all’elettorato “vendoliano” corteggiato da più parti, decisivo a detta degli analisti dovrebbe essere l’orientamento degli indecisi, che vengono stimati dal 6 all’8% .
Chi ne gode è sicuramente è il PD, dato sopra al 30% molto vicino allo storico 33%, che a sinistra toccò solo il Partito guidato da Enrico Berlinguer.