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Il passaggio di testimone della leadership cinese

Per conoscere le decisioni definitive sul Congresso con cui il Partito comunista cinese sta decidendo il passaggio dalla quarta alla quinta generazione di leader si dovrà aspettare la conclusione dello stesso. Tra i temi su cui maggiore è l´attenzione tiene banco la riconferma di Hu Jintao alla guida della commissione militare centrale, e di fatto dell´esercito, per altri due anni una volta cedute le poltrone di segretario generale del Pcc e di capo dello Stato al leader in pectore Xi Jinping.
 
Indiscrezioni e notizie fatte filtrare da fonti più o meno informate danno versioni contrastanti. Secondo il South China Morning Post, Hu cederà il passo alla conclusione del Congresso. Fonti anonime hanno confermato al quotidiano di Hong Kong che il presidente uscente non seguirà le orme del suo predecessore Jiang Zemin, che dieci anni fa riuscì a mantenere per altri due anni la presidenza della commissione, a scapito dello stesso Hu Jintao che dovette attendere settembre del 2004.
 
La decisione di Jiang non mancò di scatenare critiche. Allora Jiang si mise sulla scia del Piccolo Timoniere Deng Xiaoping, che pur restando il leader carismatico del Paese, nel 1987 abbandonò tutte le cariche, eccezione fatta per quella di capo della Commissione militare centrale, che mantenne fino al 1989.
 
Facendosi da parte, sostengono le fonti, Hu darà di sé l´immagine del leader capace di non scatenare ulteriori polemiche dopo un anno contraddistinto dallo scandalo che ha portato alla destituzione dell´ex segretario del Pcc nella megalopoli di Chongqing, Bo Xilai. Epurazione cui è seguita l´esclusione dei generali a lui vicini dalla recenti nomine al vertice dell´Esercito popolare di liberazione, alcuni dei quali critici con la corruzione a loro dire dilagante tra le fila dell´esercito.
 
Di diverso avviso è invece l´agenzia finanziaria Bloomberg. La permanenza di Hu,che potrebbe far valere ancora la propria influenza, darebbe continuità nella gestione delle Forze armate proprio nel momento in cui la Cina è presa dalle dispute territoriali che la oppongono al Giappone e deve gestire la rinnovata attenzione statunitense verso l´Asia.
 
Nel discorso d´apertura del Congresso, il presidente Hu ha fatto riferimento alla Cina come potenza marittima. Di recente c´è stato il varo della prima portaerei cinese, la Liaoning, un vecchio mezzo di epoca sovietica riportato a nuova giovinezza. Secondo il Sipri di Stoccolma la spesa militare cinese sarebbe di oltre 140 miliardi di dollari. Pechino parla soltanto di 25 miliardi per il 2011, il triplo rispetto a dieci anni prima.

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