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L’Ocse scorge un’altra manovrona nei conti di Monti

Le previsioni dell’organismo internazionale, peggiori di quelle dell’esecutivo italiano, intravvedono un’ulteriore stretta di bilancio per il 2014 per rispettare gli impegni sul debito
Di Fernanda Soto
Se le previsioni dell’Ocse sulla crescita dell’economia italiana, più pessimistiche di quelle del governo, dovessero realizzarsi, “un’ulteriore stretta di bilancio sarebbe necessaria nel 2014 per restare nel percorso di riduzione del debito previsto”. L’ha scritto l’organizzazione parigina nel suo Economic outlook.
Nell’ultimo Economic outlook, l’Ocse ha rivisto al ribasso le stime per il Pil italiano nel 2012 e 2013, prevedendo una contrazione rispettivamente del 2,2% e dell’1%, contro il -1,7% e -0,4% nel maggio scorso. Questa “crescita debole metterà ulteriore pressione negativa su occupazione, salari e prezzi”.
Stime riviste al ribasso per il Pil dell’eurozona nell’Economic outlook dell’Ocse, che prevede una contrazione dello 0,4% nel 2012 e dello 0,1% nel 2013, con un ritorno in positivo solo nel 2014 (+1,3%). Le stime precedenti, emesse a maggio, erano di -0,1% nel 2012 e +0,9% nel 2013.
L’area euro, scrive ancora l’Ocse, “resta la principale minaccio per l’economia mondiale al momento, nonostante le recenti misure che hanno ridotto le pressioni a breve termine”.
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