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Monti (e Berlusconi) pianificano la nostra povertà

In questo decennio si sono succeduti al potere un cattolico adulto (Prodi), un cattolico turbato (Berlusconi), un cattolico sobrio (Monti), due celebri economisti, un geniale imprenditore, tutti abituati a confrontarsi con i “numeri” e i “numeri” che stanno alla base di questo periodo sono chiari e incontrovertibili: i cittadini hanno conosciuto un progressivo peggioramento della loro vita.

Ognuno poi può trovare giustificazioni, fenomeni interni o esterni che hanno giocato a favore o contro, oppure sostenere lo stile degli uni rispetto alle volgarità degli altri, e così via, in una infinità di astratti intellettualismi. Ripeto, i tre con la complicità degli eurocrati, forse anche involontariamente hanno pianificato la nostra povertà, e questo è l’unico dato certo.

Lo stucchevole giochino che, senza di loro, sarebbe stato peggio è insopportabile, così come la teoria del somatizzare fenomeni critici esteri, visto che le leadership e le élite di questi paesi cugini hanno lo stesso “imprinting” culturale di quelle nostrane. Come Paese, il meglio che siamo riusciti a proporre sono stati tre leader così, non sarebbe meglio rassegnarsi?

Questo passa il convento, abbiamo Mario Monti, teniamocelo fino alle elezioni, nel frattempo aiutiamolo.

Giorni fa, Mario Monti ha fatto una intemerata contro gli evasori. Fin dall’inizio della sua premiership Monti ha individuato negli evasori i nemici, seguendo il principio degli antichi romani che enfatizzavano la figura dei nemici per creare coesione civile e morale nel popolo. La totalità degli italiani si è schierata emotivamente con lui. Vediamo i “numeri”. L’Italia ha avuto (dati della benemerita Cgia di Mestre) nel 2011 un Pil (bianco) di 1.580 miliardi (ridottosi del 2,4% nel 2012), un Pil (grigio, derivante da attività lecite) di 270 miliardi, un Pil (nero, derivante da attività criminali) di 170 miliardi.

Qui c’è il primo aspetto curioso: il resto del mondo crede che noi campiamo con un pil di 1580 miliardi. In realtà, ne abbiamo a disposizione oltre 2.000. Il calcolo più banale che fanno tutti i talk show è “se emergessero il grigio e il nero, applicassimo il 40% sui 440 miliardi ne incasseremmo 200”, una pura idiozia, così come pensare che una parte del pil “grigio” non evaporerebbe all’istante se dovesse pagare pegno. Nel contempo, nessun Paese fa affidamento sulle tasse del pil criminale, ad esempio sono le stesse élite occidentali i massimi consumatori di cocaina e di sesso estremo, e si guardano bene dal pagare con denaro elettronico, le stesse che poi o legiferano su questi temi o che come banchieri lo riciclano allegramente (esistono documentazioni imponenti).

 

Riccardo Ruggeri

Sintesi di un articolo più ampio che si può leggere qui.

 

 

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