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Noi, cattolici di Mcl, per Albertini. Parla Costalli

Passare dall’astrattezza di un manifesto alla concretezza di un nome. È questa la sfida imminente alla quale è chiamata la galassia etichettata come “moderata” che ruota attorno all’appello “Verso la Terza repubblica” di Italia Futura. Ok i valori condivisi e le buone intenzioni ma chi, tra Gabriele Albertini e Umberto Ambrosoli, scegliere di appoggiare come candidato alla presidenza della Regione Lombardia?
 
Formiche.net, dopo l’endorsement pro Ambrosoli, ha deciso di avviare una serie di conversazioni con gli esponenti delle maggiori associazioni di ispirazione cattolica. Uno dei firmatari della prima ora del manifesto, Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), ha accettato l’invito.
“Ne abbiamo parlato martedì sera a un incontro tra le sette associazioni che fanno parte del Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (quelli che si sono riuniti a Todi a ottobre, ndr) – svela Costalli – e non abbiamo dubbi: la nostra preferenza va a Gabriele Albertini”.
 
Le qualità dell’avvocato Ambrosoli
“Il giudizio non è personale ma politico – chiarisce il presidente di Mcl – Penso che Umberto Ambrosoli sia una persona rispettabilissima ma alla Regione Lombardia non basta un buon avvocato della società civile. Nel curriculum dell’ex sindaco di Milano invece ci sono belle esperienze sia nell’amministrazione del capoluogo lombardo dal 1997 al 2006 sia a Bruxelles come parlamentare europeo”.
 
La sintonia con l’ex sindaco di Milano
Secondo l’esponente cattolico, “Albertini esprime quel sentire politico che noi cerchiamo, per esempio sul fatto di fondare anche in Italia una sezione del Parlamento europeo. Il suo stare al centro e in una posizione di rottura verso i vecchi contenitori risponde a come intendiamo la politica in questo momento. Se poi sul nome di Ambrosoli dovessero convergere anche altre sigle come Sel e Movimento Cinque Stelle, il discorso varrebbe ancora di più”. Una posizione quindi che è opposta rispetto a quella dell’Udc di Pier Ferdinando Casini, convinto sostenitore di Ambrosoli.
 
Il Manifesto montezemoliano va integrato
Costalli ripercorre la sua scelta di aderire al manifesto montezemoliano: “Stiamo lavorando da tanto tempo alla costruzione di un nuovo contenitore tra cattolici e laici per le future elezioni politiche. Il manifesto di Montezemolo può essere la base da cui partire ma deve essere concepito come passaggio verso qualcosa di più grande. È esaustivo dal punto di vista economico ma deve essere arricchito a livello contenutistico con il riferimento ai nostri valori”.
 
L’unità non ancora raggiunta tra le associazioni
Delle sette associazioni che fanno parte del Forum non tutte hanno scelto di sostenere il manifesto. Per ora. La volontà di Costalli è quella di convincere anche loro e cioè Confcooperative, Coldiretti e Compagnia delle opere: “Abbiamo chiuso Todi 2 unitariamente e dobbiamo andare avanti insieme – si augura il presidente di Mcl – per questo dalla tanto attesa convention ‘Verso la terza repubblica” del 17 novembre a cui parteciperanno alcuni di noi dovrà uscire un messaggio inclusivo che riguarda tutti”.


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