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Perché i sindacati bloccano Spagna, Portogallo e Italia

Venti di sciopero in tutta Europa. Contro l´austerity, contro le politiche di rigore imposte dai governi, contro la gestione della congiuntura economica. La giornata di oggi è stata segnata da serrate e manifestazioni generali nei Paesi più colpiti dalla crisi. L´iniziativa è partita dalla Spagna con il suo allarmante 25% di disoccupazione, quasi tutto giovanile. Hanno poi aderito il Portogallo e la Grecia. Infine l´Italia.
 
Spagna
Quello di oggi è il secondo sciopero generale che affronta il Paese iberico in meno di un anno. Dall´ultima serrata, lo scorso 29 marzo, la situazione non ha fatto che peggiorare. E le prospettive economiche non sono rasserenanti: il governo del premier conservatore Mariano Rajoy prevede tagli per 150 miliardi di euro.
 
Secondo il quotidiano spagnolo La Vanguardia, prima delle 10 del mattino sono state arrestate 32 persone in incidenti legati allo sciopero generale, soprattutto a Madrid. Il ministero dell´Interno ha provato a sdrammatizzare ricordando che in confronto allo scorso sciopero il numero è sceso.
 
Per El País il bilancio della mattina è di 57 fermati e Madrid e Barcellona sono blindate. Ci sono disagi anche in città come Bilbao, Valencia, Zaragoza e Granada. A chiudere per lo sciopero spagnolo sono state soprattutto il settore industriale e del trasporto. Il governo ha garantito i servizi minimi, ma i sindacati assicurano che l´adesione allo sciopero è massiccia. Il giornale Abc, invece, ha riportato le dichiarazioni del portavoce del governo oggi, il direttore general di Politica interna, Cristina Díaz: lo sciopero è stato un fallimento e il Paese è in assoluta normalità. Un buon indicatore della produttività oggi è il consumo di energia. Secondo la Rete elettrica spagnola la riduzione è del 15% rispetto a una giornata normale. 
 
Portogallo
Il Portogallo si fermerà oggi “per il lavoro e la solidarietà”. Circa 31 sindacati hanno aderito all´iniziativa della Confederazione europea dei sindacati contro i piani di austerity che si prevedono per il 2013. Secondo il quotidiano portoghese Diário Digital, sono previste manifestazioni in diverse città con l´interruzione del 100% dei servizi. Circa il 95% dell´operatività degli ospedali sarà ferma. Secondo gli organizzatori, è necessario fermarsi perché “la politica di solo rigore sta alimentando pericolosi processi di recessione in Europa”. Altre proteste contro l´austerity sono previsti in Germania, Polonia e Francia. 
 
Italia
A Roma migliaia di studenti, precari e lavoratori hanno aderito alla giornata del “sciopero generale europeo”. Con ripercussioni sul traffico e sul trasporto pubblico. Il corteo degli studenti dell´Università La Sapienza si è aggiunto a quello dei Cobas. In ragazzi con i famosi “libri-scudo” hanno uno striscione che recita: “Siamo l’Europa ribelle, non vi dobbiamo niente”.
 
Lo sciopero? Danneggia i lavoratori
Secondo Raffaele Bonanni, leader della Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori, lo sciopero di oggi non ha nessuna utilità e gioca contro i benefici dei lavoratori. “Non serve far perdere denaro ai lavoratori con buste paga così leggere. Ci vuole cautela, poi gli amici della Cgil fanno bene a fare ciò che ritengono giusto, così come facciamo bene noi”.
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