Il Consiglio di Stato ha spazzato via la sentenza del Tar che imponeva di svolgere le elezioni nel Lazio entro dicembre. Questa novità sgombra il campo dalla minaccia di uno shock delle forze politiche e del centrodestra in particolare. Non incide invece dalla volontà del governo di accorpare le regionali in un’unica data a febbraio.
Di fronte a questa ipotesi, tutti i partiti hanno – chi esplicitamente, chi no – storto il naso. Sfibrare il tessuto istituzionale con più turni elettorali non è saggio, è destabilizzante e basta. Anticipare il termine delle politiche (febbraio) o posticipare le regionali (aprile) oppure ancora trovare una soluzione mediana (marzo): quale che sia la soluzione, la si prenda. Questa sera Napolitano incontrerà Monti, Schifani e Fini. Si decida, senza trascurare la legge elettorale. Il buon senso attende di essere attinto a piene mani.