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Adesso! Le mosse dei due Pier per l’operazione “Politica”

E ora, vittoria di Bersani messa nel cassetto, al via la “operazione politica”. Si tratta di costruire, in poche settimane, le condizioni per un passaggio di testimone non traumatico fra governo tecnico ed uno con una base parlamentare più chiara. Al neo candidato premier tocca il compito di mettere insieme una proposta credibile per governare cinque anni con un’anima politica ed una competenza tecnica. Guai a riproporre l’Unione, una coalizione larghissima con tanti partiti alleati. Bersani costruirà una aggregazione che faccia perno al Pd e che abbia a sinistra Vendola e a destra Casini. Quest’ultimo potrà partecipare con il simbolo Udc oppure con Lista per l’Italia aperta a Montezemolo e alle associazioni cattoliche.

Quel che è evidente é che i due Pier dovranno lavorare per un’alleanza prima e non dopo il voto. Quale sarà la legge elettorale non sarà importante. Più determinante sarà avere dalla propria Monti, non come feticcio elettorale (di dubbia utilità per tutti, premier incluso) ma come cultura di governo. Indicare da subito una persona come Fabrizio Barca prossimo ministro dell’Economia può dare il senso di una continuità – politica – fra l’attuale governo e il prossimo (se vincerà il centrosinistra). Dall’altra parte, Silvio Berlusconi riproporrà una nuova Casa delle Libertà con tante liste collegate. La Lega di Maroni in cambio della Lombardia potrebbe starci. In questo caso, Bersani avrebbe qualche ragione in più per proporsi come elemento di cambiamento e continuità. Casini ha invece l’opportunità di costruire una proposta moderata di governo la cui cifra è l’economia sociale di mercato. Se supererà il 10% sarà più determinante di quanto si creda nel dare seguito a quella buona politica che ha determinato il passaggio da Berlusconi a Monti. Scusate se è poco…



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