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Agassi, Limonov, Siti e Bender. Ecco i libri più letti nel 2012

Milano – Un anno di libri segnato dalle biografie, dal ritorno del grande romanzo italiano, ma anche da un libro scritto quasi 50 anni fa – ma riscoperto oggi – e dalla pubblicazione, per la prima volta in Italia, di libri precedenti di due grande scrittrici americane come Aimee Bender e Jennifer Egan.

Il 2012 dei lettori italiani è stato certamente segnato da bestseller come la trilogia erotica delle “Cinquanta sfumature”, ma a lasciare il segno è stata, molto di più, l’autobiografia di Andre Agassi, “Open” (Einaudi). Un libro fuori dal comune che racconta in prima persona la storia di una star del tennis che, in realtà, ha sempre odiato quello sport e lo ha vissuto – e raccontato – come ancora non avevamo sentito.

Per quanto riguarda la scena nostrana, spesso avara, non si può non esultare per “Resistere non serve a niente” (Rizzoli), romanzo terribile e meraviglioso che fotografa da vicinissimo e senza retorica il nostro Paese, e che conferma il suo autore, Walter Siti, come il grande romanziere italiano. “Io non riesco a parlare di una cosa che appartiene alla società – ci ha detto – se non me ne faccio contaminare. Il tema del denaro come unico valore è un tema che sento anch’io, attraverso, diciamo così, la porticina del desiderio”.

Altro libro che, sebbene pubblicato a fine anno, ha già stregato molti lettori, è “Limonov” (Adelphi), biografia del controverso scrittore underground russo, che il talento di Emmanuel Carrère trasforma in una grande riflessione sulla storia e sul costume degli ultimi 60 anni. Un libro che vanta tra i suoi fan anche l’editore di Iperborea, Pietro Biancardi. “Dopo averlo letto – ci ha spiegato – capisci molto meglio attraverso questo personaggio incredibile, la Russia di oggi che è uno dei Paesi più incomprensibili e importanti del mondo”.

A fare notizia, poi, tre libri che sono stati scritti anni fa, uno, “Stoner” di John Williams, addirittura nel 1965. Ripubblicata da Fazi, la storia apparentemente anonima – in realtà universale e shakespeariana – di un professore di letteratura, ha mostrato quanto in ogni situazione della vita ci siano spunti per grandi libri. Mai tradotti prima in italiano, invece la raccolta degli splendidi e disorientanti racconti di Aimee Bender “La ragazza dalla gonna in fiamme” del 1998 e “Guardami”, romanzo fiume della sempre bravissima Jennifer Egan del 2001. Entrambi sono stati pubblicati dalla Minimum Fax di Marco Cassini.

“Abbiamo disorientato il lettore dal punto di vista della cronologia – ci ha spiegato l’editore romano – Guardami è un libro di 10 anni fa. Oggi sembra moderno e profetico, al punto che la scrittrice ha dovuto aggiungere nel 2002 una nota a fine libro, perché diceva cose che voi umani non conoscevate prima di leggere il libro”.

Una citazione la meritano anche il romanzo magnetico “Storia dei capelli” (Sur) dell’argentino Alan Pauls e la costante bravura di Letizia Muratori, confermata anche dall’ultimo libro, “Come se niente fosse” (Adelphi). Per quanto riguarda la saggistica ecco la raccolta di non fiction del monumentale e spigoloso Jonathan Franzen “Più lontano ancora” (Einaudi), nonché il dizionario “Americana – storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z”, edito da Il Saggiatore, curioso compendio dell’universo a stelle e strisce. Il 2012, comunque, sarà ricordato anche come l’anno dell’annuncio dell’addio alla scrittura di Philip Roth, dopo una straordinaria carriera durata più di 50 anni.



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