Le reazioni di Israele al voto con cui l´Onu ha concesso lo status di Stato osservatore alle Nazioni Unite alla Palestina, rischiano di accentuare l´isolamento internazionale dello Stato ebraico. Lo sottolinea la Neue Zurcher Zeitung secondo cui il comportamento di Gerusalemme sulla questione degli insediamenti ebraici a Gaza e Cisgiordania imbarazza Usa ed Europa. Washington e Bruxelles ritengono che cosi facendo viene sabotata la soluzione basata sulla coesistenza pacifica dei due Stati. Una linea rossa strategica che non va superata affermano le cancelliere occidentali secondo il giornale di Zurigo. Punto di vista simile esprime la Frankfurter Allgemeine Zeitung secondo cui Israle sta scatenando una tempesta diplomatica. Secondo il giornale renano esiste la possibilità che molte capitali europee possano richiamare i propri ambasciatori, mentre Washington e Berlino già protestano. Anche le Monde sottolinea come Washington stia cambiando toni nei confronti di Gerusalemme. Il giornale francese riporta le parole con cui il portavoce della Casa Bianca invita lo Stato ebraico a riesaminare “decisioni unilaterali”, per mettere in evidenza come gli Usa abbiano rotto con la solidarietà messa in mostra durante il recente conflitto di Gaza e la querelle diplomatica con cui l´Onu ha rivalutato lo stato dell´Anp al Palazzo di Vetro.
Kiev è senza esecutivo dopo le dimissioni del primo ministro ucraino Mikola Asarov. Pel die Welt il passo indietro del gabinetto del Paese arriva improvviso e senza motivazioni plausibili. La Faz inquadra invece le dimissioni del primo ministro e fedele del presidente Janukovich in quell´intreccio di clan, corruzione e inganni che fa da sfondo alle lotte per il potere a Kiev.
Il Washington Post informa sugli sforzi fatti da democratici e repubblicani americani per evitare nel 2013 il precipizio fiscale. Il Gop avrebbe accettato il piano di riduzione del debito proposto dalla Casa Bianca. Al si al piano con cui si arriverebbe a raccogliere 800 miliardi di dollari in dieci anni i repubblicani associano il rifiuto all´aumento delle aliquote fiscali per gli strati più ricchi del paese. Il repubblicano John Boehner suggerisce che le cornici di un progetto messo a punto dal democratico Erskine Bowles potrebbero essere il punto di partenza comune per evitare il baratro fiscale Usa.