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Confindustria boccia Passera. E promuove a metà il premier

Il Sole 24 Ore è il quotidiano posseduto da Confindustria. Il ministero dello sviluppo economico è il primo e più importante interlocutore dell’associazione degli imprenditori e delle imprese in Italia. Non di rado accade quindi che il ministro che ha la delega all’industria abbia un’attenzione particolarmente positiva sul giornale chè è naturalmente più sensibile al tema. La direzione di Roberto Napoletano ha poi restituito al Sole prestigio e autorevolezza.

Per tutte queste ragioni, stamattina, più di un osservatore e più di un esponente politico è saltato sulla sedia. Il quotidiano di Confindustria ha infatti pubblicato, con grande evidenza, le sue pagelle al governo e ai singoli ministri. Un dato su tutti ha colpito i lettori: l’uomo che sarebbe dovuto essere il principale riferimento “tecnico” delle imprese è stato sonoramente bocciato. Corrado Passera ha infatti preso un imbarazzante 5,5, un voto sotto la sufficienza. Peggio di lui solo Terzi di Santagata (Esteri) e Ornaghi (Beni culturali). Il tassator gentile Grilli, che pure dovrebbe essere odiatiassimo dalle imprese per ragioni di ufficio, fa meglio beccandosi un 6 pieno. Il ministro dell’ambiente ha conquistato un 6,5 ma è Fabrizio Barca il vero trionfatore con il voto più alto in assoluto: 7,5. Il ministro della coesione territoriale è riuscito peraltro nel capolavoro di essere il più apprezzato sia dal Sole 24 Ore che dal Fatto quotidiano. Anche il giornale di Padellaro e Travaglio, che ha espresso un giudizio negativissimo sul governo, attribuisce un 7 alla pagella al figlio dello storico esponente del Pci Luciano Barca, scomparso solo poche settimane fa.

Quanto al capo del governo, il giornale diretto da Napoletano non da un giudizio unico (sarebbe stato negativo?) ma lo articola in quattro voci. Su due, credibilità e internazionale e conti pubblici, il risultato – secondo il Sole – è positivo. Sulle voci occupazione e crescita il giudizio confindustriale è negativo. Ebbene sì, anche il professore della Bocconi, austero e severo, può essere bocciato. In politica la posizione attorno alla cattedra si ribalta. E il Sole ha dato una bella lezione.


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