Dolore per le vittime dei recenti disordini al Cairo ma nessuna concessione alle richieste dei manifestanti. Questa la sostanza del discorso con cui il presidente egiziano si è rivolto ieri alla nazione. L´ultimatum presidenziale era stato preceduto dall´appello del leader dei Fratelli musulmani Muhammed Badije e dalla richiesta del responsabile della guardia repubblicana Muhammed Zaki.
Come loro Morsi ha fatto appello all´unità nazionale contro gli infiltrati e i nemici dell´Egitto. Al Jazeera riporta l´intervento del capo dello Stato, informando che Rafik Habib, importante esponente cristiano, ha abbandonato il partito della Giustizia e la Libertà e ha interrotto le collaborazioni col presidente. L´emittente del Qatar ritiene comunque che da parte presidenziale non siano venute grandi concessioni rinviando tutto a un incontro di sabato con i rappresentanti dell´opposizione che per ora continua a occupare la piazza. L´appello al dialogo di Morsi è sottolineato anche dalla BBC che evidenzia come l´unico passo indietro del presidente sia la possibilità di rivedere un articolo contestato nel decreto con cui l´ex leader dei Fratelli musulmani si è attribuito i pieni poteri scatenando proteste che hanno finora fatto cinque vittime e diversi feriti.
Gli ultimi avvenimenti nel Paese , secondo die Welt, testimoniano il fatto che nessuno è in grado di contrapporsi al potere di Morsi. L´inflessibilità del capo dello Stato è messa in evidenza anche dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il giornale tedesco negli avvenimenti degli scorsi giorni e nello spettro della fantomatica quinta colonna agitata rivede il film del 2011 ma non una differenza: ora i manifestanti di piazza Tahir non hanno di fronte solo l´apparato di sicurezza dello Stato ma anche semplici cittadini egiziani schierati col presidente eletto.
Secondo il New York Times Mohammed Morsi difende il proprio potere mentre i i disordini crescono. Anche il Washington Post mette in evidenza le difficoltà egiziane rilevando come il capo dello Stato stia difendendo i propri decreti dietro la protezione dei carri armati dell´esercito. Di agonia egiziana parla un editoriale del New York Times. Il quotidiano Usa fa risalire la crisi attuale al tentativo di Morsi di porsi al di sopra della legge. Secondo il Nyt molti egiziani sono scettici riguardo la visione del mondo proposta dai fratelli musulmani e il presidente egiziano avrebbe dovuto tener conto di queste tendenza integrando membri dell´opposizione dentro il proprio governo. L´attacco a Morsi arriva anche da parte completamente opposta. E´ infatti ArabNews a chiedersi se l´ex leader della fratellanza abbia la leadership politica necessaria a gestire la transizione. Il sito arabo non nega che il presidente e il suo partito abbiano vinto in maniera convincente le elezioni l´azione di Morsi abbia fatto crescere le tensioni e ora, a meno che il presidente non vada incontro alle richieste dell´opposizione anche in caso di approvazione della nuova costituzione il 15 dicembre, il rischio è il ritorno al centro della scena politica egiziana dei militari.