Un gruppo di attivisti cinesi per la tutela dei diritti umani e civili è riuscito a rompere il cordone di sicurezza attorno a Liu Xia. La moglie del premio Nobel per la Pace Liu Xiaobo è costretta ai domiciliari dall’assegnazione del riconoscimento all’intellettuale dissidente due anni fa.
Gli attivisti, tra cui il premio Sakharov 2008, Hu Jia, hanno fatto visita a Liu Xia lo scorso venerdì, nel giorno del compleanno del marito, condannato a 11 anni di carcere con l’accusa di “sovversione dello Stato” perché figura di spicco tra i firmatari della cosiddetta Charta08 con cui si chiedono riforme per la Cina e il rispetto dei diritti fondamentali.
L’azione è stata ripresa e il video caricato su Youtube. Gli attivisti si sono presentati alla guardia davanti all’appartamento chiedendo di poter vedere Liu Xia. Al “no, è impossibile” dell’agente hanno risposto spingendolo via per entrare di forza e restare un po’ a colloquio con la donna, visibilmente commossa.
Già lo scorso 6 dicembre approfittando della pausa pranzo delle guardie due giornaliste dell’Associated Press erano riuscite a intrufolarsi a casa di Liu Xia e a farsi raccontare la vita ai domiciliari rotta dalla possibilità di incontrare il marito per brevi visite. Una situazione kafkiana, come lei stessa l’ha definita.