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Ecco l’Agenda di Terzi in Russia

Le relazioni tra Italia e Russia sono a “un livello eccellente”, “si estendono su una vasta gamma di settori, in continua evoluzione, con carattere strategico per entrambi i Paesi” e sono alimentate non solo da interesse reciproco, ma anche da “una profonda simpatia e vicinanza” tra italiani e russi. Così il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha introdotto la visita di oggi a Mosca in un’intervista ai media russi, prevedendo un aumento degli investimenti diretti dalla Russia in Italia “nei prossimi anni” ma sottolineando che non si dovrebbe dare la preferenza a nessun settore in particolare.

Terzi copresiederà la XIII Sessione del Consiglio Italo-Russo per la collaborazione economica, industriale e finanziaria insieme con Arkadij Dvorkovich, vice primo ministro della Federazione Russa. Molti i dossier sul tavolo, dopo che venerdì scorso, a Roma, incontrando un altro vice premier russo, Dmitrij Rogozin, il capo della diplomazia italiana ha sottolineato come pur nelle differenze c’è una “visione condivisa” da Mosca e da Roma sulla crisi siriana, “sulla esigenza che si trovi una soluzione politica”.

Secondo Terzi, la Russia per l’Italia rimane un partner di prima linea. Non solo uno dei principali fornitori di materie prime, ma anche una importante destinazione per le esportazioni italiane e gli investimenti. Il livello generale degli investimenti russi è ancora limitato a determinate zone di produzione: soprattutto energia, metalli e banche. Il governo italiano sta lavorando attivamente per attrarre capitali stranieri, soprattutto da quei Paesi in cui le imprese di grandi dimensioni con ingenti risorse finanziarie siano interessate ad espandere le loro attività all’estero. “Credo che nei prossimi anni gli investimenti diretti dalla Russia in Italia aumenteranno” ha detto Terzi a Ria Novosti, sottolineando che non si dovrebbe dare la preferenza a nessun settore in particolare.

Il sistema produttivo italiano è “estremamente differenziato” e in grado di offrire opportunità di investimento interessanti a chiunque possa sfruttarle, ha spiegato alla stampa russa Terzi, prima del suo viaggio a Mosca. E le “riforme strutturali che il governo italiano ha effettuato nel corso dell’anno passato porteranno molto presto alla ripresa della nostra economia, sullo sfondo del rafforzamento della stabilità su scala europea”. Il tutto mentre la Russia ha fatto il suo ingresso nel Wto, che per le società italiane “non può che essere positivo”.

Oltre alla performance degli scambi commerciali, che l’anno scorso ammontavano a più di 46 miliardi di dollari, Terzi ha ricordato che le nostre esportazioni sono cresciute del 33,4% nel 2011. “Stiamo attivamente lavorando da tempo a una serie di misure volte a sostenere il sistema delle imprese italiane in Russia. E in questo senso il ruolo e le attività della nostra ambasciata a Mosca sono molto apprezzati”. Terzi nell’intervista pubblicata sul sito dell’agenzia di stampa russa, ha inoltre ricordato Exhibitaly, eccellenze italiane d’oggi, il progetto concepito come una continuazione dell ‘”Anno della cultura e della lingua italiana in Russia” e volto ad attirare l’attenzione su l’originalità e la qualità dei nostri prodotti in diversi settori dell’economia.

Sempre quest’anno il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi con il ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, aveva incontrato il 20 aprile a Mosca i colleghi russi Sergey Lavrov e Anatoly Serdiukov (quest’ultimo attualmente non più in carica). Tra giugno e luglio si è recato a Mosca anche il ministro dello Sviluppo economico e Infrastrutture Corrado Passera, che aveva preceduto il ministro della Giustizia Paola Severino, e il viaggio del premier Mario Monti, il 22 luglio nella capitale russa e poi a Sochi.

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