C’è chi lancia su Twitter la campagna #tornaacasaMonti come ha fatto Beppe Grillo. C’è chi non perde occasione per criticarlo pubblicamente come Silvio Berlusconi. Ma c’è anche chi pensa che la “salita in politica” di Monti sia un fatto positivo per l’Italia e gli Italiani. Dopo il suo annuncio in conferenza stampa di cambiare le sue vesti da “tecnico” a “politico”, tutti lo vogliono, tutti lo cercano, tutti lo lodano.
I montiani della prima ora
Alcuni non fanno rumore perché montiani della prima ora come l’Udc di Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, il movimento ispirato da Luca Cordero di Montezemolo, Verso la Terza Repubblica, e tutte le associazioni cattoliche che gravitano attorno ad esso e hanno subito sottoscritto con entusiasmo l’Agenda Monti. A farlo, non appena è stato pubblicato il programma, anche i liberali del Pli che in una nota hanno fatto sapere: “Il Partito Liberale Italiano avvia la raccolta firme invitando gli esponenti di altri schieramenti, critici perché di cultura liberale, a dare la loro adesione”.
I montiani nel Pd e nel Pdl
Tra i politici sono in molti a lasciarsi sedurre dall’Agenda del Professore. Nel Pd oltre al giuslavorista Pietro Ichino, hanno scelto di abbandonare il partito anche Lucio D’Ubaldo, Benedetto Adragna, Flavio Pertoldi e Giampaolo Fogliardi. Nel Pdl la tentazione montiana è forte per Giuliano Cazzola, Beppe Pisanu, Franco Frattini, Gennaro Malgieri, Alfredo Mantovano, Mario Mauro, da sempre convinti sostenitori del suo operato. Più dubbiosi ma comunque vacillanti Gianni Alemanno e Roberto Formigoni.
L’endorsement del Vaticano
Se nei giorni scorsi era arrivato l’endorsement del cardinale Angelo Bagnasco attraverso un’intervista al Corriere della Sera, oggi è l’Osservatore romano a tessere le lodi del Professore. In un articolo a firma di Marco Bellizzi, si legge: “E’ a questa domanda di politica alta che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di là dei contenuti del suo manifesto politico”.
Gaylib: pronti a sostenerlo
Per la serie “gli opposti si attraggono”, anche il mondo gay, o almeno parte di esso, guarda con attenzione e interesse alle prossime mosse di Monti. “Un listone montiano è la migliore risposta possibile nell`area dei moderati, dei liberali e dei riformatori al fallimento politico dei partiti del vecchio centrodestra. Speriamo il presidente voglia ascoltare quanto prima le richieste in termini di dignità, diritti e doveri delle lesbiche e dei gay italiani rimaste fino a oggi lettera morta tanto con i governi del vecchio centrodestra quanto con quelli di centrosinistra”, ha affermato oggi Daniele Priori, segretario politico dell`associazione GayLib.