Fermare il declino corre ai ripari. Per rispondere alle tantissime richieste dei militanti di poter prender parte alla scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche e regionali, Oscar Giannino ha convocato per martedì 18 dicembre, nella sede del movimento, la prima riunione costitutiva della direzione provvisoria.
Si discuterà delle questioni legate alla presentazione delle liste e alla raccolta firme, al simbolo da presentare, così come delle modalità di comunicazione e marketing elettorale e ogni altra questione organizzativa, dicono ai vertici del movimento ultra liberale. In questo modo Oscar Giannino risponde anche alle critiche e proteste dei militanti che qualche giorno fa chiedevano un maggior coinvolgimento e consultazione nelle decisioni.
E le reazioni alla convocazione di questa riunione sono positive. Dalla lettura dei commenti pubblicati sul sito di Fermare il Declino, emerge l’apprezzamento per gli sforzi di Giannino, Carlo Stagnaro, Michele Boldrin e Luigi Zingales. Ma in molti, come il militante Daniele Pasquetti, sottolineano la necessità di organizzare “primarie per candidati e per collocamento in lista, da eseguirsi pubblicamente ed in rapidità, presso teatri con presentazione dei candidati sottoposti a domande degli aderenti che poi voteranno le preferenze”. E c’è chi, come il sostenitore Davide Dellarole, immagina scenari non proprio confortanti: “Dobbiamo raccogliere tante firme, non capisco come riusciremo ad effettuare delle primarie e poi raccogliere le firme per presentare le liste. Per fermare il declino dobbiamo correre.
Certo il tempo stringe, le firme da raccogliere (120.000) sono tante, la scelte da fare sono difficili ma “se vogliamo dare visibilità al Movimento – fa presente Mario Sillano – dobbiamo farle sul serio tra la gente, evitiamo di fare la figura pessima dei grillini. Le primarie on line purtroppo al momento sono limitate ad una fetta dell’elettorato troppo esiguo. Quindi se abbiamo il tempo facciamo le primarie con i gazebo, diversamente decidano i fondatori”.
Nonostante le difficoltà, Giannino cerca quindi di proseguire il cammino. Riuscirà a presentare il suo simbolo alle prossime elezioni?