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Giannino s’appella a Renzi e non disdegna Casini

Critiche al berlusconismo di ritorno, anche se in un recente passato è stato anche lui un po’ berlusconiano. Critiche alla mera protesta di Beppe Grillo. Porte aperte a Matteo Renzi, o meglio ai renziani delusi dall’esito delle primarie. E nessun rilievo ai centristi capeggiati da Pier Ferdinando Casini.

E’ con questa ideale pagella politiche che Oscar Giannino ha spronato esponenti e militanti di Fermare il Declino dopo la decisione del movimento ultra liberale di presentarsi alle elezioni politiche nazionali e regionali.

Giannino tuona contro il ritorno dell’ex premier: “La decisione di Berlusconi e dei suoi di tornare a rendere l’Italia un potenziale detonatore dell’euro è di totale irresponsabilità”. “Bisogna chiudere un lungo capitolo, quello del centrodestra berlusconiano, che su spesa, tasse e debito ha sempre fatto l’opposto di ciò per cui chiedeva i voti, usati al contrario come scudo personale”, ha aggiunto l’intellettuale liberista che in passato aveva creduto e anche un po’ enfatizzato la carica innovativa di Berlusconi e pure di Giulio Tremonti nei suoi editoriali su Panorama e sul Messaggero. “Chi si sente liberale, e vuole uno Stato non piegato a interessi privati, con meno spesa, meno tasse e meno debito – dice ora  il fondatore di Fermare il Declino – dovrà votare altro, come ha già iniziato a fare da un anno a questa parte. Monti ha fatto bene a scoprire il gioco di chi oggi attacca l’euro dopo aver scritto il fiscal compact”.

Lo stesso appello Giannino lo rivolge agli elettori delusi dalle recenti primarie del Pd: “Regole diverse avrebbero portato Renzi ad essere una nuova e sicura alternativa di governo, capace di tagliare spesa pubblica e di riorientare il welfare verso milioni di italiani oggi privi di reddito e lavoro. Al contrario, in campo per la sinistra restano vecchi apparati e la promessa di una nuova patrimoniale”.

Fermare il Declino rifiuta “l’idea di nuove elezioni in cui le opzioni siano solo il vecchio Berlusconi, la patrimoniale o la pura protesta di Grillo”. Non è citato esplicitamente Pier Luigi Bersani, anche se proprio il segretario del Pd ha proposto una forma di patrimoniale redistributiva sul patrimonio immobiliare delle persone (LINK A PEZZO SUL TEMA). E non è citato per nulla l’Udc di Pier Ferdinando Casini. Solo un caso? Una dimenticanza?



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