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I tormenti del Cairo visti dalla stampa estera

Ieri al Cairo è andata in onda la peggior giornata in Egitto dalla caduta di Mubarak. Gli scontri sono riportati da diverse testate sia pur con diverse valutazioni nel numero delle vittime. Al Jazeera fa la cronaca della battaglia di piazza e mette in evidenza l´appello dei Fratelli musulmani affinché i due schieramenti sgomberino piazza Tahir e si astengano da nuove manifestazioni in un luogo giudicato simbolico.
La Bbc informa che in una conferenza stampa comune l´opposizione ritiene il presidente Morsi responsabile della deriva violenta presa dagli avvenimenti egiziani. Mohamed El Baradei, Amr Moussa e i rappresentanti più in vista degli anti-regime in cambio del consenso chiedono il ritiro dei decreti presidenziali e il rinvio del referendum costituzionale. L´appello islamico alla calma è riportato anche da le Monde. Il giornale francese da spazio agli appelli alla “urgente necessità del dialogo” tra egiziani di Hillary Clinton.
La Neue Zurcher Zeitung scrive che mediatore tra le parti in lotta potrebbe essere il vice presidente egiziano Mahmud Mekki il quale si farebbe portatore, insieme all´opposizione, delle modifiche al progetto costituzionale prima che questo sia sottoposto all´approvazione popolare il 15 dicembre.
Le Figaro intervista Tahani al-Guébali vice presidente dell´Alta corte costituzionale la maggiore istanza giuridica del Cairo. Il giurista sottolinea come il presidente in carica abbia accumulato tutti i poteri dello Stato. Nelle prime ore di stamani la CNN fa sapere che il presidente Morsi in giornata dovrebbe rivolgersi alla popolazione, mentre il Paese sembra scivolare verso la guerra civile.
Infatti come riferisce il giornale egiziano in lingua inglese Al Masry Al Youm, non è solo al Cairo le piazze traboccano ma si manifesta in quasi tutte le città del Paese mediorientale. El Pais dedica una analisi a tutti gli ostacoli che impediscono la conclusione della tortuosa transizione egiziana.


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