Il ruolo futuro di Mario Monti nella politica italiana è oggetto di dibattito nella stampa europea. Il Financial Times riporta le affermazioni del capo del governo di Roma a tenersi fuori dalla contesa politica e mantenersi neutrale, assicurando la propria disponibilità a guidare il nuovo esecutivo italiano nel caso in cui vi sia un credibile programma di riforme.
Le dimissioni del governo e le possibilità che l’Italia prosegua il cammino del risanamento sono danno lo spunto al giornale della City per entrare nel dettaglio della politica di Roma. Secondo Ft, il tecnico italiano non ha chance di battere i democratici italiani, ma potrebbe dare un contributo importante per accentuare il declino della leadership di Silvio Berlusconi sui conservatori della penisola.
Meno comprensiva con il presidente del Consiglio la Neue Zurcher Zeitung. Il giornale svizzero segnala quella che finora era la tattica dilatoria e di equilibrismo politico di Monti, ritenendo le esitazioni del professore un modo di sprecare possibilità che pure gli erano state offerte proprio dal declino della stella politica del leader del Pdl. Non essere stato in grado di dare risposta a chi cercava in lui il rappresentante di una nuova politica si sta rivelando un errore, sottolinea la Nzz.
Anche el Pais ritiene che Monti si caratterizzi per un eccesso di ambiguità. Il quotidiano di Madrid afferma che l’ex primo ministro italiano ha fatto le sue ultime dichiarazioni, rifiutando di entrare direttamente nella battaglia politica ma dichiarandosi disponibile a guidare il prossimo governo, guardando i sondaggi che non accreditano successi elettorali di rilievo alla forza politica cui fa riferimento Monti. Un atteggiamento che nasconde il rischio che in seguito nessuno lo veda come il leader in grado di mettersi alla testa dei ceti guidati da Silvio Berlusconi, una volta uscito di scena l’imprenditore prestato alla politica.
Amaro, ma orgoglioso e combattivo, è invece l’atteggiamento del primo ministro italiano visto da le Monde. Il giornale francese dà credito al capo del governo per aver riportato l’Italia sulla scena internazionale e la sua economia al rango di terza potenza economica della zona euro. Per le Monde, nella conferenza stampa di fine anno è entrato in scena il nuovo Mario Monti. Più libero nelle parole, forte di un bilancio riconosciuto imperfetto da lui stesso, ma con la certezza che nessuno avrebbe potuto fare di meglio. Per il giornale francese l’Italia è di fronte a un arrivederci e non a un addio dell’uomo che circa un anno fa l’ha presa per mano giudandola in uno dei momenti più difficili, non solo economici, della propria storia repubblicana.