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La diaspora delle aziende italiane

Nel 2010 le imprese a controllo italiano residenti all’estero sono cresciute del 3,8% arrivando a 22.081 unità. Si tratta del terzo aumento consecutivo dopo il +4,6% del 2008 e il +1,4% del 2009. Le multinazionali italiane sono per la maggior parte attive nel comparto dei servizi e in particolare nel commercio all’ingrosso e al dettaglio. Il peso maggiore in termini di addetti spetta però all’industria, che impiega fuori dai confini nazionali quasi 915mila addetti, pari al 14,9% di quelli impiegati in Italia.

Le imprese estere a controllo italiano sono mediamente molto più grandi di quelle residenti sul suolo nazionale: 73 addetti circa nel 2010 contro quasi 4 interni. Il dato si deve soprattutto alla dimensione media molto alta nell’industria. Nel comparto manifatturiero una multinazionale italiana conta circa 115 addetti.

La distribuzione all’estero delle multinazionali italiane è piuttosto concentrata: nei primi dieci paesi viene localizzato il 61% delle imprese, occupato il 58,9% del personale all’estero e realizzato il 64,1% del fatturato. La Romania è la principale mèta delle multinazionali italiane, mentre la Cina risulta quinta per numero di addetti impiegati dalle controllate italiane. Al paese asiatico spetta il primato per il minore costo del lavoro procapite.

Tra i principali paesi europei quello con il maggior numero di imprese controllate all’estero è la Francia (dati al 2009) con 29.807 filiali, seguita dal Regno Unito (26.450 controllate), dalla Germania (24.470) e dall’Italia. Sono però le imprese del Regno Unito a occupare il maggior numero di addetti oltre i confini nazionali, mentre le imprese a controllo tedesco vantano il primato in termini di fatturato realizzato, pari a 1,5 volte circa il dato del Regno Unito e della Francia e a quasi quattro volte quello italiano. Il confronto tra imprese multinazionali europee ripropone il tema della piccola dimensione delle aziende italiane: nel 2009 la dimensione media delle filiali estere era pari a 190 addetti per quelle controllate dal Regno Unito, 186 per le spagnole, 185 per le tedesche, 146 per le francesi e 71 per le italiane.

Sintesi di un articolo più ampio che si può leggere qui.

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