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La mania delle primarie contagia Bersani. Arrivano i candidati del popolo

Nuove primarie nell’orizzonte del Pd. Dopo il successo delle consultazioni per eleggere il candidato premier del centro sinistra, il Partito Democratico replicherà l’esperimento di democrazia anche per il Parlamento. La decisione è stata presa oggi in un incontro tra Pierluigi Bersani e i segretari regionali: la data dovrebbe essere quella del 29-30 dicembre, anche se molto dipenderà dalla data delle politiche. Ad annunciarlo è stato il vicesegretario, Enrico Letta: “Se le elezioni si svolgeranno il 17 febbraio faremo le primarie il 29-30 dicembre. Lunedì in Direzione i particolari ma abbiamo deciso che chiameremo milioni di cittadini sulla base di quelli che hanno partecipato alle primarie del 25 novembre per scegliere i nostri parlamentari. Vogliamo continuare a giocare all’attacco perché le elezioni si vincono così”.

Non più liste composte a tavolino nelle stanze del potere, ma nomi scelti dal popolo Pd attraverso primarie aperte, è stato il mantra di Filippo Civati e Salvatore Vassallo che ieri hanno lanciato una petizione on line, insieme con una proposta di regolamento in nove punti. Complice il tam tam sui social network, in poche ore l’appello è stato firmato da oltre 4mila persone. La data proposta dall’ex rottamatore e dal politologo renziano è il 13 gennaio ma il tempo stringe e la consultazione dovrebbe essere quindi anticipata agli ultimi giorni dell’anno. Strettissimi saranno anche i tempi per raccogliere le candidature e per la campagna elettorale degli ipotetici candidati. Su twitter già si festeggia per la decisione, immaginando il “capodanno con il Pd” e un “seggio a Cortina” per i vacanzieri. E già tremano i “dinosauri” del partito che, dopo essere scampati alla rottamazione di Matteo Renzi, potrebbe essere travolti da quella popolare attraverso queste primarie.

Dopo le Parlamentarie grilline e le polemiche su come sono state svolte, ora tocca al Pd cimentarsi anche per il Parlamento con la modalità di consultazione più gettonata del 2012 (dal Pd a Grillo, dal sogno irrealizzato di Angelino Alfano alle primarie di Antonio Albanese nel suo nuovo film). L’auspicio è che le regole per votare, i dettagli nella direzione nazionale del partito lunedì, siano più chiare rispetto a quelle per il candidato leader delle coalizione, che tanta ironia e rabbia avevano suscitato sui social network.



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