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Moratoria elettorale: niente più giornalisti a commentare le notizie politiche

In vista della campagna elettorale, propongo (anche io) una moratoria: niente più giornalisti a commentare le notizie politiche. Credo che farebbe bene, anzitutto, alla categoria, che sembra aver dimenticato le regole del mestiere. Ormai in Italia si dà per scontato che i giornalisti siano schierati. (Per citarne solo alcuni) Padellaro, Travaglio, Telese sono chiamati a contrapporsi a Sallusti, Porro, Facci. Tanto che fa notizia quando qualcuno di loro non recita il copione prestabilito. Siamo arrivati al punto che un quotidiano ha promosso una azione giudiziaria collettiva contro un magistrato perché avrebbe infangato un partito! La moratoria farebbe anche bene ai lettori e ai telespettatori. L’”informazione” è altra cosa rispetto alla “notizia”. Scrive Ortega Y gasset: “A causa della diserzione di altri poteri, il compito di alimentare e dirigere la coscienza pubblica è rimasto al giornalista”…”ora, la professione porta i giornalisti a giudicare per realtà del loro tempo quel che momentaneamente ha un po’ di risonanza, qualunque cosa sia, senza prospettiva né architettura. La vita reale è certamente pura attualità; ma la visione giornalista deforma questa verità riducendo l’attuale all’istantaneo e l’istantaneo a quanto ha più risonanza” (aml).


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