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Là dove batte il Sole (24 Ore)

L’agenda tecnocratica di Mario Monti può piacere o non piacere. Sarà alla fine giudicata dagli elettori sovrani. Intanto, non si può non segnalare come i media abbiano preso a valutare il testo messo in rete dal premier con le lenti della faziosità.

Con una prevedibilità sconcertante, i giornali vicini a Pdl e Pd hanno espresso critiche anche dure (soprattutto nell’area di destra) mentre quelli più prossimi alla borghesia milanese hanno usato la fanfara con qualche distinguo “tecnico” per non essere troppo piegati al nuovo salvatore della patria.

Eccezione pregevole è il Sole 24 Ore diretto da Roberto Napoletano che non solo ha proposto – unico a farlo – un confronto comparativo fra i tre programmi ma ha scritto (in prima persona, senza delegare un’altra firma del giornale) un editoriale che richiama il valore supremo della Politica (con la P maiuscola).

Il corsivo del direttore appare un monito erga omnes ma allo stesso tempo sembra indirizzato in particolare nei confronti del presidente del Consiglio.

“Nessuno si illuda – scrive Napoletano – che la Nuova Ricostruzione del Paese possa prescindere dalla Politica con la P maiuscola e, cioè, da un disegno fatto di visione che possa contare su uomini capaci di sporcarsi le mani e di unire, in un solo afflato, il respiro ideale e quello esecutivo. Gli elettori (non altri) dovranno riconoscerli nell’urna e, solo così, il Paese potrà (davvero) rialzare la testa”. Parole giuste che tanti cultori della politica paiono aver dimenticato e riposto in un cassetto chiuso con la chiave della convenienza personale. Tocca leggere Il tecnico e confindustriale Sole 24 Ore per ritrovare il piacere di preferire l’afflato per la politica all’abilità tecnica.

Per leggere il testo integrale dell’editoriale di Roberto Napoletano clicca qui


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