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Ora Putin va al lavoro in elicottero

Su Mosca finora non poteva volare nessuno, ma presto un eliporto apparirà al Cremlino e anche alla Casa Bianca – le sedi rispettivamente della presidenza e del governo russi – e verranno creati corridoi di trasporto aereo per alti funzionari sulla capitale.

La città è sempre più intasata da un traffico senza pari e gli automobilisti diventano ogni giorno meno tolleranti nei confronti dei cortei dei politici che, con il loro passaggio, bloccano la circolazione. Qualche video su YouTube lo aveva testimoniato, con strombazzamenti di clacson per protesta. Sinora il presidente e il primo ministro non si muovevano ufficialmente in elicottero, ma negli ultimi mesi il premier Dmitri Medvedev ha fatto dei voli di prova e anche lo stesso Vladimir Putin si potrebbe spostare in uno spazio aereo che sinora era sempre rimasto interdetto.

In base alle informazioni confermate oggi dal Cremlino, oltre ad elicotteri russi ci saranno anche due Agusta AW139. I velivoli con la scritta “Russia” sono stati sinora di base a Sochi (Mar Nero), dove lavora spesso il presidente e dove si terranno le Olimpiadi invernali del 2014. I due aeromobili si sono aggiunti alla flotta governativa, al servizio del presidente, del primo ministro, dei presidenti di entrambi i rami del Parlamento, del capo della Corte costituzionale e delle delegazioni ufficiali.

“La produzione di simili velivoli verrà lanciata presto in Russia”, ha aggiunto Vladimir Kozhin, il tesoriere del Cremlino. Gli Agusta AW139, in base ai progetti, dovrebbero essere assemblati dalla HeliVert, una joint venture tra Elicotteri della Russia e AgustaWestland (Finmeccanica) che gestirà l’assemblaggio dell’ AW139 in Russia, Regione di Mosca (Lyubertsy, Tomilino). Preoccupa dove saranno collocate le piste di atterraggio. Qualcuno temeva che una potesse essere posizionata sulla piazza delle Cattedrali del Cremlino, luogo storico della fortezza, ma l’amministrazione presidenziale ha smentito l’informazione.

In passato Putin si era detto fermamente contrario all’apertura dello spazio aereo su Mosca, sostenendo che sarebbe stato anche pericoloso: i russi, basta dargli il permesso, sarebbero capaci di salire su qualsiasi casseruola, in base a una sua vecchia battuta.

Inoltre, gli unici a volare sulla piazza Rossa da sempre sono i Mig e i bombardieri dell’aviazione militare durante la sfilata del 9 maggio, a parte lo storico caso di Mathias Rust. Ma dal volo nel 1987, in piena Guerra fredda, lo spazio aereo di quell’area della Russia resta un tabù difficile da cancellare.

Cristina Giuliano perTMNews

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