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Qualche banchiere finisce pure in gattabuia per il caso Libor

Non solo indagini, ma anche arresti. Nuovi scandali nel mondo della finanza internazionale per la manipolazione dei tassi Libor (quello di riferimento europeo al quale le banche si prestano denaro tra loro dopo la chiusura dei mercati) ed Euribor (il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee).

Dodici banche sono infatti finite nel mirino delle autorità europee per presunta manipolazione dell’Euribor. L’Unione Europea dovrebbe presto puntare il dito contro diversi istituti, ritenuti responsabili di tentata manipolazione. Le indagini sono in corso e riguarderebbero, fra le altre, Crédit Agricole, Société Generale, Hsbc e Deutsche Bank. Le quattro banche avrebbero fatto squadra con Barclays, la banca inglese al centro dello scandalo del Libor e che avrebbe ammesso un coinvolgimento anche nell’Euribor. Secondo il Wall Street Journal sarebbe coinvolta anche Ubs: la banca svizzera potrebbe annunciare a breve un patteggiamento per regolare la disputa con le autorità europee.

Alla luce del possibile nuovo scandalo, l’European Banking Federation (Ebf), il gruppo che sta dietro l’Euribor, sta portando avanti la propria campagna per evitare lo stesso destino della British Bankers Association, che si è vista strappare dalle autorità inglesi il controllo del Libor. “Quando lo scandalo del Libor è scoppiato, siamo stati rapidi a dire a tutti che siamo aperti a una supervisione da parte delle autorità. Ci sono delle debolezze nella governance”, ha spiegato al Wall Street Journal il numero uno dell’Ebf, Guido Ravoet.

A metà novembre la Banca centrale europea ha auspicato cambiamenti nell’Euribor, inclusa la diretta regolamentazione da parte della autorità europee e una maggiore indipendenza dall’Ebf.

Le indagini sulla manipolazione dell’indice Libor hanno invece portato nelle ultime ore a tre arresti, incluso quello di un ex trader di Ubs e Citygroup. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che i tre uomini hanno fra i 33 e i 47 anni e sono ”tutti inglesi attualmente residenti nel Regno Unito”. Fra gli arrestati anche l’ex trader Tom Hayes, che in passato ha lavorato sia in Ubs sia in Citigroup. Gli arresti sono stati eseguiti dal Serious Fraud Office britannico in collaborazione con la polizia della City. Hayes è nel mirino delle autorità di diversi Paesi, che lo ritengono il presunto coordinatore di un gruppo di dipendenti di varie banche che hanno cercato di manipolare il Libor.

Una tempesta politica scatenata dalla causa civile da 450 milioni di dollari di Barclays ha infatti focalizzato l’attenzione sul comportamento dei banchieri più che su quello dei broker, sebbene gli ultimi abbiano pubblicamente ammesso di aver ricevuto richieste di informazioni da parte dei regolatori. Il Serious Fraud Office ha avviato le proprie indagini in luglio dopo che Barclays ha patteggiato con le autorità americane e britanniche sulla manipolazione dell’indice di riferimento. Gli arresti aprono ora una nuova fase delle indagini civili e penali in corso sui tentativi di manipolazione del Libor e di altri indici di riferimento, quali l’Euribor.



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